Da «The Crown» a «Spencer»: così la storia del principe Filippo rivive in tv e al cinema
Alla notizia della morte del Principe Filippo, scomparso la mattina del 9 aprile presso il Castello di Widsor, milioni di utenti si sono riversati sui social non solo per esprimere cordoglio, ma anche per rivolgere un abbraccio caloroso agli sceneggiatori di The Crown, la serie originale di Netflix dedicata alla Casa Reale inglese che sembra involontariamente arricchirsi di nuovi spunti e di nuovi storie da aggiungere alle due nuove (e striminzitissime) stagioni annunciate dalla piattaforma. Insieme all’intervista di Meghan Markle e del Principe Harry ad Oprah dello scorso 10 marzo, è alquanto difficile, infatti, immaginare che The Crown non tenga conto della morte di Filippo, che nella serie ha avuto tre interpreti: il Doctor Who Matt Smith che lo ha impersonato nella prima e nella seconda stagione; il quarantasettenne Tobias Menzies che gli ha prestato il volto nella terza e nella quarta, e il candidato all’Oscar Jonathan Pryce che lo interpreterà nella quinta e nella sesta.
Il ritratto più intimo e, per certi versi, inedito del Principe Filippo ce lo ha offerto proprio The Crown che, per una volta, ha cercato di andare oltre la fama del gran gaffeur per concentrarsi sui traumi del passato, sull’insofferenza per non potersi muovere in autonomia, sull’amore e sulle frizioni che lo hanno sempre legato a Lilibeth, ossia alla Regina Elisabetta, la sovrana più longeva della storia del Regno Unito che non ha mai nascosto di vedere nel marito la roccia su cui fare affidamento, il confidente sempre al suo fianco e pronto a confortarla. Una veste che, a dire il vero, ha tirato fuori anche il Filippo di James Cromwell in The Queen, il film di Stephen Frears che è valso l’Oscar a Helen Mirren e dedicato a un episodio particolare della Corona: la notizia della morte di Lady Diana che la Regina e il Principe hanno affrontato dapprima scegliendo di non esporsi, salvo poi tornare sui loro passi e cedere alle pressioni dei sudditi che volevano che i Windsor dimostrassero dolore e cordoglio per la cognata prematuramente deceduta.
Sempre legato a Diana sarà, inoltre, un nuovo film, Spencer, diretto dal cileno Pablo Larraín che vedrà Kristen Stewart nel ruolo della Principessa e con il ruolo del Principe Filippo ancora top secret (anche se potrebbe essere affidato a Timothy Spall). In ogni caso, il quadro del Principe Filippo tratteggiato fino a questo momento dal cinema e dalla televisione è quello di un uomo volitivo e di una personalità complessa che ha sempre un po’ sofferto per non godere appieno della libertà che sentiva di meritare. La crisi di mezza età, il difficile rapporto con la madre e l’etichetta, le dichiarazioni pubbliche incontrollate che, molto spesso, hanno costretto Elisabetta a intervenire per cercare di correre ai ripari e alcune gaffe storiche come quella che da giovane gli è valsa il soprannome di «The Duke in the Soup» per essersi addormentato davanti a una zuppa durante una cena ufficiale in Giappone, non sono altro che le sfaccettature di una figura molto amata, ma anche molto controversa (si è spesso parlato delle sue uscite infelici durante i viaggi di Stato, come quando chiese agli aborigeni se adoperassero ancora le lance) che l’industria audiovisiva ha cercato di raccontare servendosi di grandi interpreti che, proprio per onorare la sua memoria, sarebbe bene ricordare (per chi volesse, le prime quattro stagioni di The Crown sono disponibili su Netflix, mentre il film The Queen è acquistabile su piattaforme come CHili, Rakuten Tv e TIMVISION. Spencer uscirà, invece, in autunno).