Grafia, indagini e lista della spesa: ecco i perché della condanna dei due Aquini

CESIOMAGGIORE.  Tre donne nella vita di Erostrato. Tutte, a modo loro, importanti. Addirittura decisiva, nella sentenza di condanna a cinque anni e sei mesi di Nemesio e Samuele Aquini, la paesana di Cesio, che il 27 novembre 2017 ha visto i due uomini uscire dal bosco di Morzanch, con una colonna di fumo sullo sfondo. Non era un amico, che stava bruciando sterpaglie, ma l’incendio della legnaia. La donna era stata sentita dai carabinieri di Feltre tre giorni dopo e in tribunale ha ricostruito l’incontro con gli imputati: senza la sua testimonianza, forse non si sarebbe arrivati alla colpevolezza.

La seconda è Fiorella Vescovo, moglie di Nemesio e madre di Samuele. Che non solo è estranea ai fatti, ma sospetta che i due siano Erostrato. Dubita del coniuge, ma le sembra impossibile che abbia potuto coinvolgere il figlio.

La terza è la bibliotecaria Tamara Rech, che ha rifornito di libri la famiglia: 380 tra l’agosto 2009 e il novembre 2017, quelli ritirati con la tessera di Nemesio; tra il gennaio 2011 e il novembre 2017, 290 con quella di Samuele; dal febbraio 2010 in poi, 272 con quella di Fiorella. Tra i noleggi, “Adelphi della dissoluzione” di Maurizio Blondet, il testo che contiene il concetto caro a Erostrato. La lettera allegata al sacchetto di caramelle trafitte di spilli, lasciato nel giardino dell’asilo di Cergnai il 18 gennaio 2018, comincia con “Stato e Chiesa rinunciato a essere katechon”. Colui che trattiene dalla venuta dell’Anticristo.

Sacchetto e caramelle

Processo indiziario per i giudici Coniglio, Feletto e Cittolin e il pm Simone Marcon. Mancando una prova, l’accusa doveva trovare almeno indizi gravi, precisi e concordanti. Partendo dall’ultimo episodio, il 27 dicembre 2017 Nemesio Aquini ha comprato con la carta fedeltà Conad delle gommose alla frutta Haribo uguali a quelle di Erostrato. Poi, il sacchettino da freezer lasciato da Erostrato è identico a quelli sequestrati a casa Aquini e il margine coincide: il Ris di Parma ha concluso che ci sono «fortissimi elementi a supporto dell’ipotesi che quello che conteneva le caramelle con spilli sia appartenuto alla confezione commerciale da cui provengono i 41 sequestrati in casa».

Le lettere anonime

Battaglia a colpi di perizie grafologiche. Quelle della difesa Zallot - Perco hanno smontato quelle dell’accusa e il Tribunale è stato costretto a nominare un superperito. Nives Andreani ha certificato che tutte le buste, oltre che la lettera al nostro giornale dell’agosto 2017 e il successivo biglietto di dicembre sono da attribuire a Nemesio Aquini. Le altre sono state scritte a due mani.

Gli incendi di Morzanch

Erostrato ha rivendicato due roghi a Morzanch, descrivendo anche gli inneschi; se n’è intestato un terzo, a Norcen, che non può essere opera sua e parla di un quarto di anni prima, che però non c’entra niente con il sindaco Carlo Zanella, uno dei suoi bersagli. Il 27 novembre 2017 padre e figlio erano vicinissimi al luogo dell’evento, a poche decine di minuti dallo scoppio. Secondo la testimone, Nemesio non era tranquillo e ha cercato di nascondere una borsa della spesa.

Il murale del cimitero

Già lo psichiatra Tullio Franceschini aveva sostenuto che la quarantina di metri di scritte razziste, naziste, blasfeme e minacciose era opera di due persone, una più alta dell’altra. Gli Aquini avevano postato sul diario Facebook di Samuele alcune foto che dovevano provare la loro incapacità a fare quelle scritte e allora il primo febbraio 2018 i carabinieri del Norm hanno fatto un esperimento giudiziale, concludendo che anche un militare alto un metro e 70, la statura di Samuele Aquini, poteva farcela. Analoghe misurazioni alla chiesa di Sant’Agapito, dove le scritte sono dello stesso Samuele.

Il contenuto dei computer

Nella perquisizione del 2 febbraio 2018 sono stati sequestrati computer e pennette Usb. Dalle loro analisi sono emerse tantissime ricerche su Erostrato e argomenti a lui collegati, tipo scritti di Sartre o Camus. In più, Samuele Aquini si chiamava così nel gioco Liberal Crime Squad. L’imputato più giovane si definisce satanista razionalista, mentre tra gli interessi del più anziano c’è senz’altro la chimica, anche batteriologica. Manca una prova regina, mentre non mancano gli indizi gravi, precisi e concordanti.