Perse la figlia asmatica di 17 anni: «Riaprite il Pio XII, lì stava bene»
«Il Pio XII di Misurina chiuso riapre una vecchia ferita mai rimarginata e che, anzi, fa ancora malissimo». Le parole di mamma Monica Marcato arrivano come un colpo al cuore a pochi giorni dalla chiusura dell’istituto, avvenuta alla vigilia di Natale.
Mamma Monica, padovana, due anni fa ha perso la figlia, Anna, diciassettenne asmatica: una grave forma allergica riscontrata ad appena tre mesi. Lo sconforto e la speranza hanno scandito la vita di Anna come gli ultimi mesi del Pio XII ma anche quella di Monica che di fronte alla chiusura dell’istituto ha voluto testimoniare tutto il proprio disappunto per la decisione assunta, ormai irreversibile.
«Se Anna fosse qui, starebbe protestando per la chiusura del centro di Misurina che per diversi anni è stata come una seconda casa per lei. Dal momento in cui a tre mesi è stata diagnosticata la prima bronchiolite è iniziato una viavai tra studi medici e specialistici fino a quando, all’età di sei anni, Anna è entrata per la prima volta al Pio XII. Abbiamo scoperto questo posto su suggerimento di altri genitori. La vita di Anna è cambiata diametralmente in pochissimo tempo. Il fiato corto spariva come per incanto. I suoi polmoni erano reattivi. Anna ha trascorso gran parte delle sue vacanze estive a Misurina dove ha conosciuto tanti nuovi amici. Le piaceva il mare ma a Misurina ha scoperto la bellezza della montagna. Ha fatto tante escursioni arrivando a fare anche il giro delle Tre Cime».
E poi? La voce di Monica cambia tono. «Anna ha frequentato l’istituto di Misurina fin quando la burocrazia lo ha permesso. Le cose sono cambiate anno dopo anno fin, l’iter per l’accesso alle cure sempre più rigido quando ci è stato detto che la sua asma non necessitava più delle cure di Misurina».
Il racconto prosegue, la voce di Monica continua a cambiare tono. «Anna è mancata il 9 dicembre 2020 in seguito ad un forte attacco d’asma che l’ha mandata in sofferenza cardiaca. Eravamo a casa, l’apparecchio dell’aerosol che non riusciva a calmare quel respiro sempre più affaticato. E poi l’ambulanza, la corsa in ospedale, la terapia intensiva e quella telefonata delle 18.15, “signora, il cuore di Anna...”. Quel giorno per me è impossibile da dimenticare. L’ho tenuto dentro per tanto, troppo tempo, ma ad un certo punto ho deciso di riviverlo. Questo mi ha aiutato a metabolizzare il dolore».
«È così che ho deciso di condividere la mia esperienza con le mamme di Misurina che oggi combattono la dura battaglia contro l’asma al fianco dei propri figli», dice Monica. «Misurina ha rappresentato una tappa importante della vita seppur breve di mia figlia. A Misurina sono legati i nostri ricordi insieme più belli. Anna era una bambina vivace ma la sua vivacità veniva fiaccata dall’asma. Ovunque tranne che a Misurina. L’auspicio è che la mia testimonianza possa aiutare chi di dovere a prendere in considerazione la riapertura dell’istituto. Perché se è vero che la porta è stata ormai chiusa, non è detto che non si possa riaprire».