Feltre, tre leghe green ed energia rinnovabile: Hydro punta sulla decarbonizzazione
Tre nuove leghe green di alta qualità per una produzione più sensibile all’ambiente e la scelta di utilizzare energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili. Hydro ci prova. Il gruppo norvegese proprietario degli stabilimenti italiani di Feltre e Ornago (provincia di Monza Brianza) ha deciso di ottimizzare i suoi processi per ridurre le emissioni di anidride carbonica ponendosi due tappe principali: la riduzione del 30 per cento entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità dell’impronta di carbonio diventando “Net Zero” entro il 2050.
Una strategia che guarda al contesto ambientale dove le fabbriche operano per fornire una vasta gamma di aziende operando in diversi settori: l’edilizia, i trasporti, l’automotive, il marino, i settori del solare e dell’energia, infrastrutture e design industriale. In Italia sono circa trecento i dipendenti distribuiti nei due stabilimenti.
I prodotti
Si tratta di tre leghe: una in lega riciclata con meno di 4 chili di Co2 per chilo, una seconda lega in alluminio riciclato, e una lega di alluminio primario con meno di 4 chili di Co2 per chilo. Il tutto alimentato da fonti rinnovabili. «In particolare», si spiega in una nota diffusa da Hydro Extrusion Italia, «la lega in alluminio riciclato che viene prodotta anche a Feltre, nasce dall’utilizzo degli scarti sia durante il processo di produzione e trasformazione dell’alluminio sia al momento dello smaltimento dei prodotti dopo il loro utilizzo e questo garantisse gestione sostenibile delle risorse».
Completa il pacchetto di iniziative verso la decarbonizzazione, la scelta fatta quest’anno di utilizzare a Feltre e Ornago solo energia che abbia origine da fonti rinnovabili.
Economia circolare
«Grazie alle sue caratteristiche intrinseche», si legge ancora nella nota, «l’alluminio è un materiale infinitamente riciclabile e per questo motivo ideale per l’economia circolare e rappresenta l’elemento chiave nella strategia di sostenibilità adottata daHydro Extrusion».
Le certificazioni
Sono più di una. La Asi (Aluminium stewardship initiaitive) che Hydro ha ottenuto nel 2019, che copre aspetti che riguardano l’intera catena del valore dell’alluminio, tra cui le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti, la gestione dei materiali, la biodiversità e i diritti umani. Oltre 60 siti Hydro nel mondo hanno questa certificazione. Tra questi anche Felrre.
C’è poi la Epd (Enviromental product declaration), una certificazione volontaria che permette di calcolare l’impatto ambientale dei prodotti e delle lavorazioni nella filiera dell’estrusione. Oltre a tutte le billette utilizzate, Hydro può fornire una dichiarazione specifica per i profili estrusi grezzi e sottoposti a successive lavorazioni meccaniche e trattamenti superficiali.
Nel 2023 Hydro è stato il primo estrusore in Italaia a ottenere questa certificazione. Infine, entrambi i siti italiani di Hydro detengono le certificazioni Iso 14001, norma che regola il sistema di gestione ambientale.
Le iniziative
Hydro ha deciso di condividere questo processo con i partner attuali e futuri mediante delle sessioni di formazione, al fine di approfondire gli obiettivi strategici ambientali. Il prossimo evento della serie, dal titolo “Hydro Path to Zero” – L’alluminio, alleato dell’economia circolare”, è programmato per giovedì 22 febbraio alle 16.30 e sarà dedicato alle potenzialità nell’utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale.