Ma quali amatori... Nuvolato-Quingentole promette spettacolo «Rivalità e rispetto»

QUINGENTOLE. Una bella, sana a corretta rivalità sportiva, con uomini veri come Maurizio Moretti e Marco Penitenti doppi ex di un confronto calcistico senza similitudini. Quello che andrà in scena domani pomeriggio nel borgo di Nuvolato sarà un nuovo capitolo della saga tra il Santa Lucia e il Quingentole, confronto del campionato amatoriale Uisp che aggiornerà la storia di una agonistica e campanilistica rivalità sportiva sorta, agli albori degli anni 2000 e tramandata all’attualità grazie alla passione popolare, al volontariato, alla qualità, al desiderio di prevalere sul campo sull’amico di ogni giorno. Facile prevedere travasi di passione popolare per assistere a una partita tra due piccole frazioni. Meno di mille metri a separare le due piccole realtà, una trasferta da affrontare camminando, per chi porterà oltre i confini comunali i vessilli verde e granata, sospinti al vertice della graduatoria. Il tutto per sognare un’annata trionfale con un allenatore debuttante come il tecnico del Quingentole Paolo Manna: «Non mi aspettavo un dualismo così sentito e così partecipato fra due realtà di piccole dimensioni come Quingentole e Nuvolato. Di certo, questo campanilismo che si vive nell’attesa di questa partita fa soltanto bene allo sport, al calcio, alla passione dei ragazzi».

Rivalità sentita ma corretta, mai sopra le righe, con Manna che aggiunge: «In 30 anni di calcio giocato mai ho visto un dualismo da derby così sano e genuino come quello fra le realtà di Quingentole e Nuvolato. Dal punto di vista ambientale, mi aspetto lo stesso spettacolo popolare visto all’andata. Sul campo, agonismo e rispetto».

Questi ambienti piccoli e popolari, sanno regalare occasioni che fanno soltanto bene al calcio: «È una gara che esula dal campionato. Un derby fra amici, si vuole vincere a maggiore ragione. Non commetterò l’errore di sottovalutare una squadra forte come è il Nuvolato di cui nutro grande rispetto. In campo con i nostri valori, senza guardare la classifica, sarebbe un errore che non possiamo permetterci».

In campo, da amici, da rivali sportivi per 80’, dal via a quel triplice fischio che riporterà tutti a ritrovarsi nel più classico terzo tempo. Non chiamateli rivali. Chiamateli avversari: domani pomeriggio per 80 minuti, prima di ritornare ad essere amici, fra vessilli, stendardi, colori e petardi. È tempo di Nuvolato–Quingentole. Fateci divertire.