La magia dell’autunno nelle foglie dell’acero palmato
Autunno e colori forti delle foglie. Alcune erbacee mostrano deperimento ma gli arbusti invece danno il meglio di loro sfoggiando livree dal giallo intenso al rosso fuoco. Una specie degna di nota è senz’altro Acer palmatum (Sapindaceae). Questo alberello proviene dal Sud-est asiatico in particolare da Giappone, Cina e Corea. Tra le specie più utilizzate nei giardini zen, solitamente cresce nei boschi di latifoglie in collina o in montagna.
Per lo più tipico dei climi temperati, questo albero è impiegato come pianta ornamentale per abbellire giardini pubblici, parchi naturali e tantissimi altri spazi verdi. Molto spesso vediamo anche la forma di bonsai da coltivare in vaso. Sono comunque specie arboree e pertanto dovremo sempre considerare che, seppur lentamente, potrebbero crescere fino a dimensioni di 5-10 metri. In genere la pianta ha una crescita abbastanza lenta e può presentarsi come albero o arbusto. In forma di albero l'acero ha un fusto unico con una corteccia di colore grigio scuro. Da qui si propagano una serie di rami che compongono una chioma densa e ampia tra i tre e i quattro metri. Il fogliame è composto da foglie caduche a forma palmata di un verde chiaro che in autunno tendono al rosso e all'arancione. I fiori invece sono rossi o porpora e di solito sbocciano all'inizio della primavera. I frutti sono le famose “samare” con piccoli semi alati e tondi.
L'acero palmato in Italia è spesso venduto nella sua forma nana compatto e dal fogliame fitto e violaceo. Diverse centinaia di cultivar differenti sono ormai state selezionate dagli appassionati vivaisti. Si distinguono soprattutto per il numero di lobi delle foglie e per il loro colore che può essere verde, viola, rosso, arancione o porpora. Una delle varietà più apprezzate di acero palmato è “dissectum”, di dimensioni contenute e dalle foglie di un bel rosso cupo che tende al marrone. Si tratta di una tipologia di acero delicata e bisognosa di cure, soprattutto se piantata nei giardini a clima mediterraneo. Un’altra varietà di acero palmato è “crispum” che si caratterizza per il suo fogliame verde chiaro e leggermente arricciato alle estremità. La varietà “osakazuki” invece si presenta come alberello di buone dimensioni con foglie palmate a sette lobi di un bel verde brillante.
L'habitat più favorevole è quello dei boschi collinari dotati di una buona umidità e soleggiati solo per alcune ore al giorno. L'acero palmato tollera bene il freddo e non ama i terreni ricchi di sali ma preferisce un fondo più acido e non troppo ricco. Potremo utilizzare del comune terricci, concimarlo un po' e mischiare della sabbia. Per quanto riguarda poi l'irrigazione sarà bene fare attenzione perché resiste solo a brevi periodi di siccità. Quindi se la posizione della pianta è ben soleggiata occorrerà innaffiare spesso, soprattutto in estate. Non è necessario potarlo basta eliminare i rami rovinati e le foglie secche. Diverse varietà sono nel pieno del colore arancione e rosso presso l’Orto Botanico.