Condominio erp di via Pizzamano a Padova, la ditta lascia il cantiere dopo i controlli antimafia

I bagni chimici li hanno portati via martedì 30 aprile e così gli attrezzi da cantiere. Nel piccolo condominio di proprietà comunale e gestito dall’Ater, di sei appartamenti in via Pizzamano – una serie di case lambite dalla campagna in zona Voltabarozzo ai confini con Ponte San Nicolò – i lavori sembrerebbero in dirittura d’arrivo, ma la ditta da pochi giorni se n’è andata.

La Opus Art, questo il nome della ditta, di Giugliano, provincia di Napoli, il 29 febbraio di quest’anno ha ricevuto il diniego da parte della Prefettura partenopea alla richiesta d’iscrizione alla white list, l’elenco delle ditte che possono accedere agli appalti pubblici dopo le necessarie verifiche antimafia.

Il diniego equivale ad un’interdittiva antimafia, atto amministrativo per il quale le imprese colpite non possono contrarre incarichi per la pubblica amministrazione. Per questo il Comune di Padova ha rescisso, il 25 marzo di quest’anno, l’accordo che aveva sottoscritto, il 31 luglio del 2023, con Opus Art per la riqualificazione del condominio di via Pizzamano. Il Comune aveva ottenuto per sottoscrivere il contratto, l’informativa liberatoria provvisoria, un atto semplificato rispetto alla comunicazione antimafia previsto per i lavori finanziati dal Pnrr, “ferme restando le ulteriori verifiche ai fini del rilascio della documentazione antimafia da completarsi entro sessanta giorni” recita la legge.

I lavori, iniziati 5 mesi prima, si sono fermati. Nel frattempo la ditta ha fatto ricorso al Tar della Campania e richiesto che si facesse ricorso al controllo giudiziario, un dispositivo per cui l’impresa viene amministrata da un soggetto terzo in grado di far fronte all’influenza mafiosa e rescindere potenziali legami criminali. Con questo l’interdittiva verrebbe sospesa e i lavori potrebbero ripartire.

Le risorse provengono, in massima parte, dal Piano nazionale ripresa e resilienza nel capitolo “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”. Opus art si era visto aggiudicare i lavori per 424.649 euro (più gli oneri per la sicurezza per 38mila euro) praticando un ribasso del 16,437%. Il massimo ribasso è stato il criterio guida per la scelta del contraente. I lavori hanno riguardato in particolare gli impianti elettrici ed idrotermosanitari interni agli appartamenti mentre i lavori all’esterno con la posa del cappotto sono stati svolti precedentemente.

I condomini, in gran parte anziani, sono stati sistemati temporaneamente in altre case in attesa della conclusione dei lavori che presumibilmente proseguiranno con la ditta piazzatasi seconda in graduatoria. «Quando ci si lamenta della lunghezza della burocrazia bisogna ricordarsi che i controlli vengono fatti a tutela del bene pubblico e della legalità», ha sottolineato il vicesindaco Andrea Micalizzi.

La Opus art, srl con 50mila euro di capitale sociale e 9 dipendenti, attiva dal 1992 – amministratore unico il geometra Luigi Maisto – in questi mesi si è aggiudicata diversi lavori pubblici in Lazio, Campania e Puglia. Grazie al Pnrr, oltre a Padova, la Opus art sta lavorando ad Anzio, in provincia di Roma per la costruzione di un palazzetto dello sport.

Per i lavori da eseguire a Padova la Opus art ha denunciato alla cassa edile un solo lavoratore – lo stretto necessario per poter avere riconosciuta la regolarità contributiva ed ottenere l’appalto – fatto comunque anomalo trattandosi di lavori eseguiti su sei appartamenti. Un altro lavoro sarebbe dovuto partire a febbraio, ma risulta fermo.

Il piccolo condominio è parte di un infilata di condomini uguali, di proprietà comunale, ma gestiti da Ater, oggetto di vari interventi negli ultimi mesi. Alcuni residenti muovo critiche: squadrette di operai che arrivano e poi spariscono, cantieri lasciati in disordine. Il colore della facciate, in teoria identico, varia tra diverse tonalità di grigio non essendosi, le ditte succedutesi, accordate sul pantone da utilizzare. Lo scorso dicembre il sindacato degli edili della Cgil denunciò irregolarità in un condominio Ater poco distante.