Addio a Olinto Contardo, maestro e compositore

Apprezzato direttore di orchestre e cori in moltissimi teatri italiani e in diversi Paesi europei. Era nato a Rive d’Arcano 88 anni fa

UDINE. Grave lutto nel mondo della musica e della cultura. È morto, all’età di 88 anni, il maestro Olinto Contardo, punto di riferimento per intere generazioni di coristi e musicisti. Classe 1932, originario di Gjavons di Rive d’Arcano ma spilimberghese d’adozione, quella del maestro Contardo è stata un’esistenza contrassegnata dalla passione per le sette note. Una vita, la sua, nella musica e per la musica vista l’intensissima attività cominciata, a partire dai primi approcci in famiglia, per continuare con gli studi dell’adolescenza e della giovinezza.

Contardo si è formato musicalmente a Udine. Suoi primi insegnanti sono stati il direttore del coro del duomo, monsignor Giovanni Pigani, e il pianista e compositore Enrico De Angelis Valentini, che lo ha preparato per la licenza di teoria e solfeggio al liceo musicale cittadino (nel ’59 si diplomò anche in pianoforte). Organista in duomo, al Redentore e a San Giacomo, a Udine diresse anche il coro lirico Mazzuccato (1958-’62), che si esibì nelle ultime stagioni operistiche al teatro Puccini, e l’Orchestra da camera udinese fondata da Plinio De Anna.

Maestro elementare dal 1962 al 1970 e insegnante di canto alle medie di Fagagna, alle scuole magistrali di Milano e di Cagliari, nel 1973 conseguì, con il massimo dei voti, il diploma di direzione d’orchestra all’accademia “Za Glasbo” di Lubiana, ottenendo la nomina a Musicista Accademico.

Davvero curiosa la scelta di andare a studiare oltreconfine dovuta al fatto che, Contardo, fosse fuori età per il conservatorio e non essendoci alternative in regione o nella più vicina Venezia, si iscrisse all’accademia di Lubiana, affrontando quattro anni di studio molto impegnativi facendo la spola con Cagliari.

Molteplici sono state le direzioni di orchestre e cori a lui affidate: ha diretto le orchestre Glasbena di Lubiana, del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Internazionale Giovanile di “Opera Barga” e l’Orchestra Udinese da Camera (1988-1990). Ha svolto attività artistiche anche in diversi Paesi europei ed è stato direttore musicale dell’associazione “Coro e Orchestra Città di Oristano” dal ’76 all’ 82.

Dall’ 82 all’86 è stato Maestro del Coro della Rai di Torino, vero fiore all’occhiello del suo ricco percorso professionale. Nel 1993 ha diretto il Coro dell’Istituzione dei Concerti del Teatro Lirico di Cagliari per la Stagione Concertistica di Primavera e la Stagione Lirica Estiva all’Anfiteatro di Cagliari.

Tante le attività svolte anche nel suo Friuli: a Spilimbergo ha dato lustro creando nel 1965 il coro Tomat, che ha portato al successo all’estero e in tante città italiane, è stato fondatore nel 2004 e, fino a oggi, unico direttore del Coro Ana di Spilimbergo nonché direttore artistico dell’associazione Musicale “Bertrando di Aquileia” di San Giorgio della Richinvelda (comunità che nel 2012 gli ha consegnato la cittadinanza onoraria per volontà dell’allora sindaco Anna Maria Papais) e direttore del coro della parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo (sua la composizione del “Te Deum”, per i 600 anni della parrocchia di Spilimbergo).

Molteplici, appunto, anche le composizioni: Messe per voci pari e per voci dispari, Mottetti, Cantate per soli, coro e orchestra, una scena lirica per l’opera “Il Pallone Volante” di Luigi Cotti, canti popolari, brani per strumento solista e orchestra. Ha musicato diversi testi poetici di Novella Cantarutti e Padre David Maria Turoldo. Ha preparato e diretto inoltre la rappresentazione di “Bastiano e Bastiana” di W. A. Mozart e “La Serva Padrona” di G. B. Pergolesi.

I funerali del maestro, che lascia la moglie Ilvia Mulloni, si terranno lunedì, alle 15, nel duomo di Spilimbergo. —