Record di positivi per la Triestina: con i tre nuovi casi il cluster sale a quota 23. In tutta la A ce ne sono 40
I test cui sono stati sottoposti i i giocatori hanno rilevato altre infezioni. Ma il bollettino continua a lievitare i tutti i tornei. Anche Messi ko
TRIESTE Il bollettino sanitario è in costante aggiornamento ora dopo ora. I casi di Covid tra i calciatori si moltiplicano dalla serie A fino alla C.
E proprio la Triestina sta stabilendo uno scomodo record quanto a tesserati colpiti dal coronavirus. Dallo screening cui sono stati sottoposti ieri i “negativi” sono emerse le positività di altri tre giocatori alabardati che portano in tutto a 23 il bilancio dei “caduti” per effetto della quarta ondata. Riepilogando, la lista sanitaria alabardata parla di 15 giocatori isolati e di 8 persone dello staff.
Era prevedibile che, dopo lo stop vacanziero dal 22 al 28 dicembre, i rientri potessero essere funestati dal Covid ma non nella misura attuale. Se si pensa che in serie A si contano una quarantina di positività e in B (che ha saggiamente deciso di riprogrammare i due turni di fine anno) altrettanti, questo significa che l’Unione nel suo gruppo squadra ha infezioni quanto il 50% di quelle riscontrate nei due tornei maggiori. Vista però la velocità di propagazione della nuova variante la situazione è destinata ad aggravarsi anche per gli altri club.
La Triestina dopo aver fatto “il pieno”, come in parte era successo una settimana prima al Südtirol, tra sette giorni potrà affrontare il prosieguo del torneo con maggior serenità.
Nel frattempo per mister Bucchi e il suo staff non è certo agevole dover riprogrammare la preparazione con una quindicina di giocatori fermi per quasi due settimane.
Era successa una situazione simile in casa alabardata a novembre dello scorso anno (non c’erano i vaccini) con una decina di positivi con conseguenze pesanti per il rendimento della squadra.
Il vantaggio della tempistica rispetto a un anno fa è che il cluster si sia sviluppato nel momento di stop del campionato.
Con la LegaPro che ha deciso di spostare la ripartenza al 16 gennaio c’è la possibilità ma non la certezza (anzi) che la situazione infettiva a livello generale sfiammi.
Per ora la Triestina di Bucchi deve sperare che nel controllo del 5 gennaio gran parte del gruppo infetto si sia negativizzato.
L’emergenza è rientrata solo da qualche giorno al Sudtirol mentre non sta messa bene la Giana (dieci casi), la Feralpi con quattro e nemmeno il Bari (quattro positività), cinque invece nell’Ancona-Matelica.
Intanto si allunga ancora l’elenco dei calciatori positivi in Serie A: gli ultimi casi riguardano l’attaccante della Roma Borja Mayoral, secondo contagiato tra i giallorossi, e un calciatore del Venezia di cui non è stato fornito il nome, il secondo tra i lagunari.
A Capodanno era arrivata la notizia delle positività di Chiellini (Juve), Hickey (Bologna), Augello e Falcone. In serie B focolaio nel Crotone che ha comunicato di aver scoperto 11 positivi tra i calciatori al rientro dalle vacanze. Un dodicesimo componente della squadra, vaccinato, è stato posto in isolamento in quanto contatto stretto di un positivo.
Non vanno meglio le cose in Francia dove il Psg ha annunciato la positività di Lionel Messi assieme ad altri tre compagni di squadra Juan Bernat, Sergio Rico, Nathan Bitumazala.
Forse sarebbe stato opportuno accelerare con la dose booster per tutti gli atleti già nel mese di dicembre. Ma ormai la frittata è fatta e sul piano sportivo (non quello strettamente sanitario) la situazione è uguale a quella di un anno fa. Anzi, è anche peggio.
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