Gestione illecita dei rifiuti, il pm chiede tre anni per Burato (Mantovagricoltura)
L’accusa: 2 anni e 10 mesi per gli altri imputati e multa anche a Famac. Chiesta l’assoluzione per omessa bonifica. A maggio nuova udienza
RODIGO (RIVALTA). Assoluzioni per i reati di omessa bonifica e condanne per la gestione illecita dei rifiuti. È l’ipotesi snocciolata nella requisitoria del Pm Silvia Bertuzzi nell’udienza del 21 aprile del processo Famac, la ditta accusata di aver illecitamente stoccato 137mila tonnellate di materiale inerte contenente rifiuti conferite da Mantovagricoltura.
Secondo l’accusa, le violazioni di natura ambientale, la mancanza di autorizzazioni e la gestione illecita dei rifiuti avrebbero consentito alle due società di realizzare ingenti profitti.
Sul banco degli imputati Natale Previdi, legale rappresentante della Famac, la ditta che ha ospitato i rifiuti, Fernando Burato, legale rappresentante della Mantovagricoltura, che ha preso in affitto l’area per utilizzarla come deposito di inerti, e altre tre persone legate sempre alla società di Fossato di Rodigo: Piergiorgio, Francesca e Pierino Burato.
L’inchiesta era partita nella primavera del 2016 dopo una segnalazione del Comune di Rodigo, che aveva eseguito in proprio alcuni campionamenti di percolato, il liquido che fuoriusciva dalla base dei cumuli di terriccio, riscontrando anomale concentrazione di metalli pesanti.
A due anni dai primi sequestri del 2016, nel gennaio 2017 era scattato un blitz che aveva posto i sigilli all’intera area ponendo sotto sequestro anche beni appartenenti alle due società per quattro milioni.
Ieri la lunga memoria del pubblico ministero che al termine ha chiesto l’assoluzione per alcuni capi di imputazione, quelli che riguardano soprattutto le accuse di omessa bonifica, e ha ritenuto prescritti altri reati.
Poi è passata alle richieste di condanna per i reati che fanno riferimento alla gestione e al trattamento illecito di rifiuti: tre anni per Ferdinando Burato, due anni e 10 mesi per gli altri imputati. Per gli illeciti amministrativi a carico delle due società, la Famac e Mantovagricoltura, il pubblico ministero ha chiesto una multa di 120mila euro per la prima e 150mila euro per la seconda. Nella prossima udienza, fissata al 13 maggio, parleranno le parti civili e i difensori di Famac.