Incidente sulla Marmolada, crolla una torre di ghiaccio. Cinque vittime accertate, sette feriti e 15 dispersi
BELLUNO. È crollato un importante seracco di ghiaccio in Marmolada. Il distacco è avvenuto sotto Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta, dove corre il confine tra Trentino e Veneto. Al momento il bilancio indica una quindicina di persone coinvolte, con 7 feriti fino ad ora recuperati ma purtroppo anche 12 dispersi. Risulta che ci siano, infatti, anche 6 vittime.
Proprio ieri in vetta alla Marmolada, ossia a quota 3.343 metri, si era registrata una temperatura massima di 10 gradi. a dimostrazione di uno "zero termico" impressionante, ma anche dell'enorme rischio di distacchi.
Al momento sono stati recuperati 8 feriti - 2 trasportati all'ospedale di Belluno, uno più grave a Treviso, 5 a Trento - e 5 persone sono state rinvenute senza vita. Non si sa ancora il numero definitivo di alpinisti coinvolti. Per il rischio di nuovi distacchi, l'elicottero di Trento sta provvedendo alla bonifica dell'area con la Daisy Bell e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori.
Per quel che riguarda i soccorsi, sono state attivate tutte le stazioni del soccorso alpino della zona e sul posto ci sono già i due elicotteri Suem di Belluno, più Trento e un elicottero della Protezione civile veneto per verifica persone coinvolte.
È stato chiesto l’intervento dei droni per la ricerca dei dispersi. La valanga avrebbe investito due cordate di escursionisti. Il fronte del seracco ha un fronte di circa 300 metri.
Ci sono anche le prime testimonianze: «Il boato, che si è sentito distintamente intorno alle nostre montagne, ci ha fatto capire subito che era successo qualcosa di grave, tant'è che sono subito corso a chiamare i soccorsi», dice una guida alpina. «Dalla zona del seracco io disto circa 3 km - spiega - e ho visto tutto in diretta. Noi conosciamo bene quella parte di montagna perché come rifugio abbiamo anche una nostra capanna proprio in vetta. Questa tragedia ci colpisce, ma non abbiamo avuto paura per la nostra incolumità perché il rifugio è sicuro». «Detto questo, ripeto - conclude - mi aspetto che un'altra parte del seracco venga giù per lo scioglimento continuo del ghiacciaio».
«Sono salito più volte sulla Punta di Rocca, ma non vado lì da tanti anni ormai. Il ghiaccio lì è quasi tutto andato, non c’è più ghiaccio. Questi seracchi cadono, certo, per la gravità, ma la causa vera, originaria, è il caldo globale, che fa sciogliere i ghiacciai e rende più probabile che si stacchi un seracco», ha detto Reinhold Messner. «Lì, poiché non c’è quasi più ghiaccio, il seracco non deve essere molto grande. Ciò che è accaduto lì, accade ogni giorno in tutti i ghiacciai».
Sui profili social del Suem è pubblicata la cifra indicativa mentre sono in corso ricerche con decine di uomini del Soccorso alpino e cinque elicotteri di Veneto e Trentino. I feriti sono stati ricoverati in più ospedali. Secondo le prime informazioni il distacco sarebbe avvenuto nel tratto che porta da Pian dei Fiacconi a Punta Penia per la via normale alla vetta della Marmolada.