Parlamentarie M5s, Conte: “Superati i 40mila votanti, più del 2018”. Chiuse le urne virtuali, attesa per i risultati
La consultazione si è svolta sulla piattaforma Sky Vote ed era possibile dare fino a un massimo di tre preferenze tra chi si è autoproposto per il Senato e la Camera. Gli utenti hanno anche dovuto esprimersi sul listino di 15 nomi proposto dal leader
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Chiuse le urne virtuali per le parlamentarie del Movimento 5 stelle. Martedì 16 agosto, gli iscritti M5s hanno potuto votare sui candidati e confermare o meno il listino di 15 nomi scelti da Giuseppe Conte. E in attesa di sapere le preferenze ottenute dai singoli candidati, il primo dato diffuso in tarda serata è stato quello legato all’affluenza. Il leader 5 stelle, intervistato da la Stampa, ha fatto sapere che, alle 17,30, erano circa 40mila i votanti. “Alle Parlamentarie 2018 furono in totale 39mila“, ha dichiarato. E il confronto è con la consultazione di cinque anni fa quando il capo politico era Luigi Di Maio. “Vedo una grande partecipazione democratica”, ha detto. “Siamo molto ambiziosi, ci aspettiamo una percentuale alta” anche a due cifre.
Nelle prime ore di oggi, a quanto apprende l’Adnkronos, sono stati registrati tentativi di hackeraggio da parte di pirati informatici, che però non hanno inficiato il regolare svolgimento della votazione. “Ci sono state varie minacce. Siamo riusciti a bloccare sul nascere questi tentativi”, hanno spiegato fonti della piattaforma Sky Vote, che hanno parlato di “affluenza importantissima”, la più alta da quando i 5 stelle hanno lasciato Rousseau. Alle 11.30, infatti, erano ben 15mila i voti espressi per le parlamentarie. A metà giornata, fonti 5 stelle hanno fatto sapere che erano circa 32mila i voti.
Come si vota – Gli iscritti potevano indicare al massimo tre nominativi tra quelli che si sono autocandidati alla Camera o al Senato. La base dei 5 stelle era chiamata a dare il proprio assenso anche ai 15 nomi scelti da Giuseppe Conte: la lista ristretta, come l’ha definita il presidente del Movimento 5 stelle, è composta da personalità che “assicureranno quella continuità di azione e di esperienza necessaria per affrontare la nuova legislatura”. Si tratta di candidati che nelle liste saranno piazzati in posizioni utili all’elezione. Sul sito del M5s viene spiegato che “la proposta sarà sottoposta alla consultazione in rete degli iscritti, che potranno esprimere un parere favorevole o contrario“.
Chi ha votato – Come previsto dallo Statuto M5s, hanno potuto votare coloro che risultano regolarmente iscritti al Movimento 5 stelle da almeno sei mesi. Non hanno potuto farlo gli iscritti nel periodo di sospensione (anche in via solo cautelare) e gli iscritti esclusi dall’associazione, ancorché con provvedimento non definitivo. Le consultazioni si sono svolte sulla piattaforma online SkyVote. Gli iscritti abilitati al voto hanno ricevuto una mail con il link personale per accedere all’area di voto. Il link era accessibile anche al proprio profilo privato su portale.movimento5stelle.ue.
Il listino – Tra i 15 nomi scelti da Conte compaiono esponenti della società civile, come i magistrati antimafia Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato. Esperti di transizione ecologica, come l’ex ministro Sergio Costa e il professor Livio De Santoli. C’è il notaio del Movimento, Alfonso Colucci. E poi tanti big pentastellati. Si parte dall’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, poi la capogruppo al Senato Maria Domenica Castellone, la sottosegretaria Barbara Floridia, l’ex capogruppo al senato Ettore Licheri, il ministro Stefano Patuanelli, il componente del direttivo del gruppo parlamentare Francesco Silvestri, e i vicepresidenti Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde.
Le candidature – L’ex premier Giuseppe Conte ha inviato la propria autocandidatura per il collegio della Camera Lazio 1. L’attuale capogruppo al Senato Castellone si presenta anche per palazzo Madama nel collegio Campania, mentre il ministro dell’Agricoltura Patuanelli cambia ramo del Parlamento e corre per la Camera in Friuli Venezia-Giulia, il collegio in cui è residente. Alla Camera, l’ex sindaca di Torino Appendino corre per il collegio Piemonte 1 insieme al deputato uscente Luca Carabetta, mentre Vittoria Baldino, capogruppo in Commissione Affari costituzionali, si presenta in Calabria. L’ex capogruppo al Senato Licheri (anche lui cambierebbe ramo) e il presidente della Commissione Giustizia Mario Perantoni si presentano nella loro Sardegna. Corrono anche tutti i vicepresidenti di Conte (tranne Paola Taverna, esclusa dalla regola dei due mandati): Gubitosa per la Camera in Campania 2, Turco per il Senato in Puglia, Ricciardi per la Camera in Toscana, Todde per la Camera in Sardegna.
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