Udinese, un’ora camminando: contro il Lecce è andata bene così
foto da Quotidiani locali
Un’ora passata ad arrivare dopo gli avversari. Non fenomeni, i giocatori del Lecce, gente con fame, con voglia di stupire. Tutti tranne Umtiti, lui si’ giocatore di altro livello finito dopo una serie di infortuni in Salento, e che finchè ha giocato non ha fatto vedere mai la palla a Beto.
Eppure, fino a un paio di settimane fa quelli che correvano il doppio degli altri erano i giocatori dell’Udinese ed era Beto che faceva venire il mal di testa ai difensori. È finita la benzina all’Udinese?
Sarebbe un po’ presto siamo solo a inizio novembre, per fortuna tra una settimana il campionato va in letargo. Sono già finite le motivazioni all’Udinese, vecchio problema in casa Pozzo?
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No, è bastata una fiammata – e lì il Friuli ha spinto eccome, annotare – e, pur con valanghe di passaggi sbagliati o azioni confuse, è stato rimediato un pari che sarebbe stato troppo si fosse trasformato in vittoria anche perché i salentini hanno colpito due legni e fatto molto altro.
Ora bisogna di corsa riprogrammare testa e gambe. L’Udinese ha camminato per un’ora (Samardzic per 77’, peccato) e questo non va bene.
Infine fateci annotare una cosa: a bordo campo per Sky c’erano i due friulanissimi Marina Presello e Francesco Cosatti, la cui passione è nata sulla scia di Udinese-Ajax di 25 anni fa. Meraviglia di un periodo magico. —