Il cantiere navale di Pola fa gola agli investitori cechi
foto da Quotidiani locali
POLA La holding ceca CE Industries è interessata all'acquisizione della società Uljanik Brodogradnja 1856, fondata un paio di anni fa e detenuta dallo Stato croato con l'obiettivo di rilanciare la tradizione della cantieristica navale della città naufragata con la liquidazione del Gruppo Uljanik, di cui faceva parte lo storico stabilimento metalmeccanico Scoglio Olivi.
Per il crac del gruppo vengono accusati quali responsabili 12 suoi ex manager, per i quali si attende l'avvio del processo.
Il proprietario di maggioranza della società nel mirino dell'investitore ceco è come detto lo Stato croato, mentre alcune piccole società detengono complessivamente meno del 5% delle azioni. In questo quadro, la CE Industries ha per prima inoltrato l'offerta vincolante alla gara pubblica per la vendita delle quote detenute dalla società Uljanik Brodogradiliste srl in fallimento (anche questa in mano allo Stato) nella Uljanik Brodogradnja 1856.
L'offerta, inoltrata a varie istituzioni statali tra cui il governo croato, si riferisce all'acquisizione del 54,77% delle quote azionarie tramite contrattazione diretta, al prezzo di 20,66 milioni di euro.
Secondo la società di consulenza finanziaria Tyet il valore di questo pacchetto azionario viene stimato sui 27,77 milioni di euro. Il fatto è che l'Uljanik Brodogradnja 1856, come riporta la stampa croata, ha chiuso il 2021 con il fatturato di 3,33 milioni di euro un passivo di 1,78 milioni: la proposta viene dunque giudicata interessante.
L'offerta della holding ceca ha una validità di 45 giorni, durante i quali verrà analizzata la gestione della società di Pola. Nella documentazione dell’offerta viene sottolineata l'intenzione di ricapitalizzare la Uljanik Brodogradnja 1856 in tempi brevi allo scopo di incrementare produttività e produzione. Inoltre l'investitore annuncia l'ampliamento della produzione nei segmenti in cui detiene un know-how specifico: fra questi rientrano il trasporto ferroviario e il settore energia, il tutto per 2.400 addetti e un giro d'affari di 350 milioni di euro all'anno. La CE Industries è già presente in Croazia: l'estate scorsa ha acquisito il gruppo Djuro Djakovic di Slavonski Brod, che si occupa di ingegneria meccanica dei metalli.
A decidere sull'offerta sarà ora l’assemblea dei creditori dell'Uljanik Brodogradiliste srl in fallimento. Per il direttore della Uljanik Brodogradnja 1856, Samir Hadzic, l'offerta è sicuramente interessante: «Sono convinto - ha dichiarato - che con l'ingresso dell'investitore gli attuali contratti di costruzione verranno rispettati e si apriranno nuove prospettive di lavoro. Pertanto il numero degli occupati dagli attuali 500 in breve tempo potrebbe salire a due-tremila».
Secondo gli analisti l'entrata dell'investitore ceco nel cantiere Scoglio Olivi rappresenterebbe l'ancora di salvezza da un secondo naufragio.