Ztl, a Ivrea sono diminuiti gli ingressi abusivi ma sta dilagando la sosta vietata
IVREA. Lunedì. Le cinque di pomeriggio. È la settimana di Ferragosto, chi può è fuggito da Caronte. I posteggi sono vuoti, stalli liberi se ne vedono anche tra i pochi non a pagamento. Uno si aspetterebbe di trovare un centro storico più simile a una zona totalmente pedonale che non a una Ztl. E invece basta farsi un giro tra i vicoli per vedere che le cose stanno diversamente. Piazza del Teatro: sette auto in sosta. Piazza di Città, quattro. Via Palestro, due. Piazza Ottinetti, una. E siamo all’11 agosto.
2016, il cambio di passo
La regola vuole che trattandosi di Zona a traffico limitato ad avere titolo all’accesso siano solo i veicoli dei residenti e degli operatori dotati di permesso annuale (attorno ai 1.200 complessivi), e per il solo carico scarico, roba da smaltire nel giro di qualche decina di minuti e poi andarsene. In altre parole, nella Ztl, istituita nel 2016 e ampliata gradualmente nel corso degli anni, il parcheggio in pianta stabile non è consentito: niente soste nella zona delimitata dai varchi presidiati dalle telecamere. Le restrizioni valgono 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno e pure per i disabili. Coloro che se ne infischiano si beccano una sanzione di 42 euro. E tuttavia, se va meglio circa gli ingressi non autorizzati in confronto al boom di multe per permessi scaduti di qualche anno fa, a restare un tasto dolente sono proprio le auto parcheggiate. Su questo fronte non c’è inversione di tendenza. Anzi. Da gennaio la polizia locale ha per questo emesso 210 verbali, mentre 412 sono state le multe a carico degli automobilisti entrati in Ztl senza titolo (compresi i residenti con permesso scaduto). A occhio, «la tendenza evidenzia un aumento delle soste vietate e una diminuzione degli accessi non autorizzati – spiega il comandante della polizia locale, Paolo Molinario –. La gente si arrabbia se facciamo sanzioni, ma in questo caso ormai sappiamo che sono sempre i soliti 15, 20 a parcheggiare in Zona a traffico limitato. Una minoranza. Anche l’utilizzo degli stalli per i disabili in Ztl deve sottostare alla stessa regola: i posteggi non possono essere utilizzati come spazi riservati, nonostante si esponga il contrassegno. E lo dico consapevole di quanto sia delicato questo argomento. Non abbiamo multato in questi casi, per noi si pone un tema anche etico. Però il problema in via generale esiste, si vede». Piazza del Teatro è il luogo in cui la Ztl viene ignorata quasi sistematicamente, seguita a ruota da piazza di Città (a due passi dal comando della municipale). Va meglio in via Arduino, ma semplicemente grazie ai dissuasori di sosta e l’arredo urbano che i commercianti sono riusciti a far collocare a suon di proteste e raccolte firme.
L’alternativa allo studio
Anche piazza Santa Marta, blindata da panchine e panettoni, è nella totale disponibilità dei pedoni. Il sindaco Matteo Chiantore, portavoce di una giunta che ha fatto della mobilità sostenibile uno dei pilastri (dalle zone 30 al Piano della mobilità di cui a maggio è stato presentato ai cittadini il masterplan) è favorevole a una linea condivisa. «A parcheggiare in Ztl è una minoranza, intendo titolari di studi professionali o persone che nemmeno risiedono – dice – I residenti si comportano bene, hanno grande rispetto per la Zona a traffico limitato. Tanto che non è infrequente siano proprio loro a farci le segnalazioni». Quanto alla difficoltà pratica di trovare alternative che accontentino tutti, anche per la particolarità di un centro storico di impianto romano com’è quello di Ivrea, Chiantore anticipa la riqualificazione di piazza del Teatro contestuale a nuovi stalli in via Macchieraldo e vie circostanti. L’idea è allo studio. —
