Tragedia a San Donà: bimbo nasce al sesto mese, muore dopo 10 giorni
La madre colpita da emorragia, necessario un intervento. Il neonato ha lottato in Terapia intensiva ma non ce l’ha fatta
SAN DONÀ. «È volato in cielo un piccolo guerriero». È tutta qui la breve storia di un bambino appena nato e già spirato dopo aver cercato in tutti i modi di vivere e affrontare la vita che lo attendeva oltre l’incubatrice.
Ha visto la luce soltanto per 10 giorni Pierantonio Savio, nato il 4 gennaio all’ospedale di San Donà, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, e morto il 14 gennaio in Terapia intensiva neonatale a Padova, lasciando nel dolore i genitori Chiara Sgnaolin, originaria della frazione di Cittanova, e Oliver Savio di Cavallino Treporti. La famiglia abita a San Donà ed è molto conosciuta anche sul litorale. Lei è insegnante e il papà impiegato in una ditta del litorale e noto dj.
Commovente la foto scelta per l’epigrafe affissa in città: una minuscola manina aggrappata a un dito di quella del papà. In molti l'hanno osservata in lacrime raccogliendosi in preghiera.
Fatale per il loro piccolo la nascita prematura a 6 mesi, dopo una grave emorragia che ha colpito la madre. Un dramma nel dramma. La donna, infatti, si è salvata grazie a quella nascita con tre mesi di anticipo.
Chiara Sgnaolin è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per salvarle la vita, poi è stata ricoverata in terapia intensiva. Il piccolo è nato quando la sua età gestazionale era di soli 6 mesi e in seguito è stato trasferito all’ospedale di Padova a causa di ulteriori complicazioni.
Per tutti i 10 giorni di vita, trascorsi sempre in incubatrice, Pierantonio ha cercato con tutte le sue forze di farcela, assistito dai medici che hanno fattol’impossibile per affiancarlo in questa sua grande battaglia.
«È nato per salvarmi», racconta la mamma Chiara in lacrime, «La grave emorragia sarebbe stata fatale per me e così Pierantonio è nato di soli 6 mesi per permettermi di continuare a vivere. E lui ha sofferto con noi in tutti questi giorni, ha cercato di sopravvivere nonostante la nascita prematura. Una lotta impossibile per la vita. Per questo noi diciamo che è stato un guerriero. È nato così in anticipo affrontando la sua prima sfida e poi è vissuto quei 10 giorni lottando sempre, giorno per giorno, fino a quando si è spento».
Le onoranze funebri Bustreo di San Donà hanno organizzato le esequie assieme ai genitori del bimbo. I funerali saranno celebrati mercoledì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Cittanova a San Donà, la frazione ai confini con Eraclea dove la mamma è nata e dove lavora come insegnante. Il rosario sarà recitato domenica 17 alle 17.30 e poi martedì alle 19, sempre nella chiesa parrocchiale della frazione.
La famiglia ha chiesto non siano donati fiori per i funerali, ma che le offerte siano devolute ai reparti in cui è stato ricoverato il bimbo, a San Donà e Padova. Qui la famiglia Savio è stata sostenuta e supportata fino al tragico epilogo.—
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