Gli agenti di polizia ungheresi che presidiano il confine con la Serbia avrebbero ripetutamente offerto della carne di maiale ai migranti musulmani raccolti nei centri d'identificazione.Lo riporta The Guardian, citando a propria volta l'associazione caritatevole Muntada Aid."Ciò a cui abbiamo assisitito a Roszke ci ha sconvolti - scrive il manager Kabir Miah - Abbiamo visto donne, bimbi, neonati ed anziani raccolti come bestie in un campo aperto, dove sono stati tenuti per giorni senza riparo, esposti al freddo e alla pioggia.""Lunedì notte pioveva e i rifugiati hanno iniziato a bruciare tutto ciò che potevano, comprese le coperte bagnate, pur di riscaldarsi. I bimbi hanno iniziato a tossire e ad avere problemi respiratori a causa del fumo inalato. I diabetici non avevano insulina. Una persona stava sputando sangue e non c'erano dottori.""Quando siamo arrivati - prosegue Miah - tre volontari ci hanno raccontato che un rifugiato afghano si era rivolto a loro chiedendo di controllare un panino distribuito dalla polizia ungherese. Voleva sapere se ci fosse del maiale. Quelli gli hanno confermato che di maiale si trattava. I panini sono stati restituiti alla polizia, con l'avvertenza che i rifugiati erano musulmani e pertanto impossibilitati a mangiare quella carne.""La mattina seguente la polizia ha portato ancora otto cestini di panini, tutti imbottiti con salame suino. Il cibo è stato restituito ancora una volta, e ancora una volta è stato chiesto alla polizia di non distribuire carne di maiale. Ma anche la sera sono stati distribuiti dei pasti contenenti maiale. Quando uno dei profughi se ne è lamentato con la polizia, un ufficiale ha risposto che i migranti avrebbero dovuto semplicemente togliere il maiale e mangiare il pane. La sensazione era che la polizia li prendesse in giro."