Notte dance in Castello con oltre 2mila giovani: «Che bello essere qui»
Sabato di festa a Pavia: «Sì, ma il biglietto a 37 euro è caro». «No, il prezzo è giusto tra allestimenti e artisti da pagare»
PAVIA. È durato fino a notte inoltrata il Get in the Mood Festival e ieri sera, a porte ancora chiuse, tanti giovani alla spicciolata, un gruppetto alla volta, fino a riempire il piazzale del Castello Visconteo. «Ne aspettiamo tra i 2.300 e i 2.500», spiegavano dall’organizzazione. In prima fila gli studenti delle superiori: i più impazienti. Dopo è stato il turno dei ventenni: tanti gli universitari. Età diverse con un elemento in comune: l’emozione di sentire i loro artisti preferiti.
Pavia torna a ballare
L’ appuntamento musicale è stato promosso dall’assessorato alla cultura ed è andato avanti fino alle 2 di notte. Il primo a esibirsi è il Samsara on Tour, che porta la spiaggia di Gallipoli in tutta Italia. Ma i più attesi sono il rapper milanese Shiva e il gruppo dance Il Pagante. Così Pavia torna a ballare dopo due anni di pandemia. «Mi sono mancati i concerti, sono curioso di scoprire come andrà la serata. Un evento del genere non si vedeva da tempo», racconta Alessio Campana, 22 anni.
Il sapore dell’attesa
«È bello rivivere queste emozioni», gli fa eco Sara Marini, 21 anni, studentessa di farmacia. «Peccato solo per i 37 euro dell’ingresso, è un prezzo un po’ alto», aggiunge la ragazza. «Il costo del biglietto è giusto», replica Cristiano Visigalli, 18 anni, che ha appena concluso la maturità con 98/100: «Bisogna tener conto delle spese. Hanno dovuto allestire gli stand e pagare i cantanti». «Io sono qui per sentire Shiva», spiega infatti Jessica Savorgnano, 25 anni, che ha un brand streetwear. «La strada lo accomuna a noi ragazzi - prosegue -. Io vengo da un ambiente un po’ brutto: nei testi di Shiva ho trovato la voglia di uscirne. La mia canzone preferita nel nuovo album è “X Sempre”, in quello vecchio è “Mon Fre”». «A me invece gasa Il Pagante e non vedo l’ora che suoni “Open Bar”», spiega Martino Tadiello, 19enne che ha usato il bonus cultura per acquistare il biglietto: «Me l’ha pagato lo Stato - scherza -. Sono qui con i miei amici per bere qualche drink, cantare e conoscere gente». «Ballerò tutto il tempo», rivela infine Denize Mancin, 21 anni a settembre: «Ma ho un po’ di ansietta perché è da tanto che non vengo a un concerto. Non so cosa aspettarmi dalla serata». —