Volley. 100 in serie A per Graziani. «Sono un “vecchietto” nella giovane Da Rold»
foto da Quotidiani locali
Quota 100. Alessandro Graziani farà cifra tonda domenica alle ore 18 alla Spes Arena. A due zeri la cifra di partite nella macro categoria della serie A. Lo schiacciatore genovese della Da Rold Logistics avrebbe quindi tutte le migliori intenzioni di festeggiare battendo Savigliano, nello scontro diretto tra quarta e terza forza del torneo.
I bellunesi sono a quota 12 punti, i piemontesi a 15. È chiaro che con la spinta del pubblico l’obiettivo sarebbe tornare sul podio e soprattutto lasciarsi alle spalle quel antipatico dato di due sconfitte consecutive, rimediate tra Bologna e Pineto.
Una peraltro giunta dopo una prestazione assai deludente, mentre l’altra è stata caratterizzata soprattutto dalla forza della compagine abruzzese, contro cui il Belluno poteva fare poco o nulla. Graziani proverà assieme ai suoi compagni ad invertire la tendenza, evitando di fatto una piccola crisi di risultati.
Alessandro, dal debutto in categoria nel 2017 ad oggi. Pronto al traguardo a tre cifre.
«La gara che ricordo con più piacere è legata all’esordio assoluto in A, nel 2017. Giocavo con Siena, in trasferta a La Spezia, quindi nella mia Liguria. E, per di più, nel giorno del mio compleanno. Una serie di coincidenze molto piacevoli. Come se non bastasse, è arrivata una vittoria al tie-break e ho disputato pure una buona partita».
Siamo al secondo anno consecutivo a Belluno. Niente male.
«Il traguardo qui lo taglio volentieri. Sono un “vecchietto” in mezzo a tanti giovani, ho trovato un progetto interessante, grande affetto e persone desiderose di impegnarsi al massimo. Questa serie di componenti mi spinge ad andare volentieri in palestra. Inoltre mi piace la città: sono felice di vivere a Belluno, in un territorio sempre vivace e che propone parecchio. Certo, venendo dal mare avverto particolarmente il freddo, ma per il resto mi trovo benissimo».
Veniamo al campo. La sconfitta contro Pineto qualche indicazione positiva l’ha data, al di là del verdetto negativo.
«Una trasferta che ci ha fornito indicazioni contrastanti. Eravamo reduci da un paio di settimane difficili, in quanto infortuni e fastidi vari un po’ erano stati limitanti. Ma non siamo andati in Abruzzo per una passeggiata di salute, anche se ci è mancato qualcosa contro una vera corazzata, gestita al meglio da un palleggiatore di notevole esperienza come Paris. Non a caso, sono rimasti in svantaggio per buona parte dei set, però hanno sempre trovato il modo di risollevarsi e questo profilo sarà meglio imparare da loro».
Sotto con Savigliano, adesso.
«Serve una prestazione concreta, da parte nostra. Conosco parecchi atleti di Savigliano, alcuni sono stati miei compagni di squadra. Il loro è un gruppo affiatato, a cui è stato inserito qualche innesto importante. Stanno andando bene e avranno voglia di dare continuità alle prestazioni. Ma noi abbiamo il compito di spezzare la serie negativa. Di conseguenza, da entrambe le parti ci saranno motivazioni particolari: sono sicuro che ne nascerà un match combattuto e di livello. Più che il lato tecnico, a fare la differenza sarà l’aspetto psicologico, oltre alla capacità di reggere la pressione».