Anche il Limana Cavarzano nel Patto Dolomitico. Chiuso ogni vecchio rancore
foto da Quotidiani locali
Una firma per chiudere con il passato. Ed evitare situazioni spiacevoli in futuro. Nonostante aleggiasse qualche dubbio in merito, anche il Limana Cavarzano ha aderito al Patto Dolomitico con la Dolomiti Bellunesi. Era di sicuro la stretta di mano meno scontata, perché è quasi superfluo ricordare soprattutto i complicati rapporti esistenti a suo tempo tra il Cavarzano e il Belluno in merito al settore giovanile. Entrambe però la scorsa estate sono passate attraverso una fusione ed ora l’intenzione è voltare pagina.
«Non è stato un accordo immediato», sottolinea Andrea Fontana, dirigente di quel vivaio che il Cavarzano porta avanti con la propria matricola sino agli Allievi. «Ci abbiamo pensato un po’, ma in definitiva è sembrato corretto porre la parola fine con le spiacevoli situazioni arretrate».
Non ha problemi ad elencare cosa non sia funzionato in passato tra giallorossi e gialloblù, mentre ad esempio esisteva una stretta collaborazione con l’Union Feltre.
«Il rammarico era quando venivano presi giocatori senza un riconoscimento economico a nostro favore, salvo poi dover spendere affinché alcuni ragazzi del nostro vivaio tornassero. Ci siamo parlati in modo chiaro con la Dolomiti, confermando la nostra disponibilità a precise condizioni e riconoscendo un punto fermo: loro sono la società provinciale di riferimento e noi continuiamo ad essere ben contenti ci sia uno scambio reciproco di giocatori in base alle varie esigenze».
Tornando al Patto Dolomitico, ora aderenti al progetto ideato dai responsabili del vivaio Yari De Rossi ed Ivan Da Riz ci sono i seguenti club provinciali: Piave, Juventina Mugnai, Ponte Alpi, Borgo Valbelluna e San Vittore, oltre appunto al Limana Cavarzano. Proprio l’altro giorno, i calciatori classe 2011 di Dolomiti e Piave si sono allenati in modo congiunto sul sintetico di Sedico, peraltro mescolandosi tra loro senza la suddivisione dovuta al club di appartenenza.