Non ci sono soldi, ridotte le attività nei laboratori per chi non paga: la situazione a Udine scuola per scuola
Bollette alle stelle, inflazione a due cifre: arrivare a fine mese è diventata un’impresa, al punto tale che molte famiglie non pagano o riducono drasticamente i contributi volontari alle scuole. Una situazione difficile, che va a incidere sui corsi extrascolastici.
All’Isis Malignani si corre ai ripari: il dirigente scolastico Oliviero Barbieri lancia una proposta che definisce «sofferta, ma necessaria». Soltanto gli studenti che pagheranno il contributo economico alla scuola potranno usufruire di particolari sconti e di alcuni servizi aggiuntivi al di fuori dell’orario scolastico.
Chi verserà la quota integrativa potrà avvalersi di una biblioteca multimediale online e scaricare un software per la didattica digitale. È bene chiarire che chi non avrà versato il contributo potrà comunque utilizzare un pacchetto software collegandosi online».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:12246746]]
La nuova modalità di gestione dei contributi integrativi potrebbe partire dal prossimo anno scolastico. «C’è stata una flessione decisa per quanto concerne la riscossione del contributo integrativo da parte delle famiglie – conferma il preside Barbieri –. A fronte di questo saremo costretti a ridurre l’offerta formativa per quanto concerne le attività extrascolastiche.
Ne risentirà inevitabilmente anche l’aggiornamento delle dotazioni in uso nei nostri laboratori. Continueremo a utilizzare strumentazioni datate e materiale di consumo ridotto».
[[ge:gnn:messaggeroveneto:12246789]]
La proposta del dirigente Barbieri sarà discussa nel prossimo consiglio d’istituto. «Questa nuova modalità è finalizzata proprio a far comprendere alle famiglie l’utilità della contribuzione volontaria. Avevo già applicato questa soluzione in un altro istituto e le famiglie, in quel caso, avevano compreso perfettamente.
Ci saranno dei servizi aggiuntivi riservati a chi versa il contributo volontario e saranno anche rese evidenti tutte le innovazioni realizzate nei laboratori grazie alla contribuzione dei genitori. A partire da gennaio, con le nuove iscrizioni, renderemo noti alle famiglie questi nuovi criteri.
Ovviamente proporrò di tener conto anche del reddito. Gli stessi criteri utilizzati per l’esonero dalle tasse scolastiche saranno applicati anche per il contributo di istituto e i ragazzi esonerati potranno comunque usufruire anche di tutti i servizi addizionali».
Al Deganutti, la dirigente, Maria Rosa Castellano, conferma che la diminuzione c’è stata e le ripercussioni si fanno sentire. «A volte manca, da parte dei genitori, una sufficiente attenzione nei confronti dei vantaggi di cui gli studenti potrebbero usufruire, nel corso dell’anno, grazie a questo contributo volontario. Potrebbero essere organizzate maggiori attività al di fuori dell’orario scolastico e, invece, al momento non è possibile».
La dirigente del Sello, Rossella Rizzatto, aggiunge: «La nostra è una scuola dove la didattica si basa sulla progettazione e sui laboratori. Le famiglie che hanno difficoltà sono agevolate. Abbiamo centinaia di attrezzature nei laboratori, che vanno aggiornate spesso.
Ogni anno mandiamo un rendiconto elencando quello che è stato speso con i contributi volontari e quello che intendiamo investire. Chi ha difficoltà può pagare anche dilazionando la cifra durante l’anno».
Nessuna criticità al liceo classico Stellini. «Da noi – fa sapere il preside, Luca Gervasutti – c’è stato un incremento dei contributi volontari. Non abbiamo riscontrato problemi in questo senso».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA