Romano, il pittore 90enne Zanna mette in vendita 500 opere e cerca spazi
Romano Canavese. Una vita spesa tra il lavoro e la passione per l’arte, ma ora manca lo spazio per far stare altre tele in casa del pittore di Romano Canavese Carlo Zanna che, arrivato a 90 anni, cerca un luogo dove mettere in mostra e vendere i suoi quadri per integrare la pensione.
«Prima lavoravo da muratore poi, dopo un incidente invalidante alla mano destra, ho cambiato lavoro, prendendo la licenza da ambulante e continuando come fruttivendolo – racconta Zanna –. Un giorno, tanti decenni fa, vidi passare un vetraio a piedi che aveva con sé due quadri. Mi chiese 50mila lire e io, per acquistarli, potevo al massimo spenderne 35mila lire. Ci pensò su e accettò e io da allora mi appassionai alla pittura, perché finendo presto di lavorare al mercato potevo dedicare i miei pomeriggi a dipingere. Ricordo che comprai le prime tre tele a Ivrea, pochi anni dopo aver cominciato a fare il fruttivendolo».
Da questa passione sono nate oltre 500 tele che ora cercano un nuovo proprietario: «Non ho più spazio in casa, sono più di 60 anni che dipingo e, anche se ho cercato più volte di essere accettato alle aste senza risultati, perché il mio non è un nome conosciuto nel mondo dell’arte, ora vorrei vendere i miei quadri – continua il pittore di Romano – Mi aiuterebbe anche a integrare la pensione. Inoltre, ogni mia opera è incorniciata e tenuta con massima cura».
L’amore per l’arte è una questione di famiglia, perché anche la figlia di Carlo Zanna, Raffaella, si è cimentata con la pittura e ha anche studiato Storia dell’arte al Dams. Il papà, invece, ha imparato da solo i rudimenti della pittura, dedicandosi a differenti tecniche e stili contemporaneamente. «Prende l’ispirazione dalle cose che vede quotidianamente e le dipinge come le vede, a volte il suo stile è un po’ naif, ma è il suo modo di vedere le cose, il modo di vedere attraverso gli occhi dell’arte – racconta la figlia Raffaella – È un peccato che non sia mai stato accettato in gallerie e case d’asta a causa dell’assenza di una firma famosa, perché le sue opere sono il frutto della sua vita. A volte abbiamo pensato di vendere i quadri ai mercatini, ma significa anche abbassare il loro valore».
Zanna, purtroppo, ha finito lo spazio per stipare i suoi quadri e da circa 6 mesi ha smesso di dipingere nel suo angolino in garage per questo motivo. «Cerco un posto dove poter esporre i miei quadri per poterli vendere a chi apprezza la mia arte, ho partecipato a concorsi e ho circa 500 tele che sono il lavoro di più di mezzo secolo di passione – si appella il pittore originario di Romano –. Mi auguro di poter fare qualche buon affare nelle prossime settimane per integrare la pensione, visti i tempi che corrono, e liberare un po’ di spazio per dipingere nuove tele».