Udine, il sindaco Fontanini si ricandida con una lista propria: «Sarà una civica con i professionisti»
Sindaco Fontanini, dunque è ufficiale: tenterà il bis. Quanto hanno inciso nella scelta finale i risultati del sondaggio che sostanzialmente promuove l’operato della sua amministrazione?
«Molto. Abbiamo fatto questa verifica, che ha avuto esito positivo, decisiva per darmi quella spinta forte. Sentire tanti cittadini incitarmi ad andare avanti mi ha aiutato a prendere questa decisione».
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Pietro Fontanini ha appena sciolto le riserve, annunciando la ricandidatura, pronto a correre alle amministrative per tentare di strappare la riconferma a palazzo D’Aronco. Un compito tutt’altro che facile, in una città che ha definito «sostanzialmente di centrosinistra». Però, ammetta: ha vacillato. Appena un mese fa ha parlato di «città ingrata».
«Sì, perché certe volte sentire certe critiche, proprio ottuse, opposte a fatti reali, concreti... Un esempio? Via Mercatovecchio: è rinata, ci ho messo molto del mio, per farla diventare una cosa nuova per la città. Quando sono diventato sindaco la strada era ancora aperta alla circolazione delle auto, abbiamo deciso noi, dopo una sperimentazione, di pedonalizzarla».
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Da quali punti partire per costruire il programma elettorale?
«Insisteremo anzitutto con la chiara volontà di non chiedere soldi ai cittadini. Abbiamo la fortuna di avere un governo della nostra parte politica, una Regione che ci ha aiutato tanto e continuerà ad aiutarci, destinando le risorse importanti per mettere in cantiere tante opere».
Nel mazzo dei partiti che comporranno la coalizione a suo sostegno, si giocherà la carta della lista del sindaco. Chi ne farà parte?
«Aspetto la disponibilità del mondo delle professioni, in maniera tale da dare un plus a un’amministrazione che vuole fare belle cose per la città».
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Negli ultimi mesi ha tirato le orecchie a giunta e maggioranza, chiedendo più vigore nel raccontare i risultati raggiunti da questa amministrazione. Sarà questo il primo impegno della campagna elettorale?
«Dobbiamo raccontare alla gente quello che abbiamo fatto in questi cinque anni: è importante che i cittadini conoscano i traguardi raggiunti senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti».
Il centrosinistra deve ancora decidere chi la affronterà. Lei tra De Toni e Venanzi chi preferirebbe?
«Nessuna preferenza (ride, ndr). Sono due persone valide, magari si candideranno tutte e due: di certo sarà una competizione elettorale interessante». —