Sfida chiave per la Triestina calcio: a Piacenza non può permettersi di perdere
TRIESTE Siamo appena al 30 novembre, dopo quella di oggi mancheranno ancora 22 partite alla fine del campionato, per cui parlare di sfida decisiva è assolutamente prematuro. Però il Piacenza-Triestina che va in scena mercoledì allo stadio Garilli (inizio ore 18, arbitra Madonia di Palermo) è sicuramente uno snodo cruciale della stagione alabardata e, vista la classifica, è inevitabile definirlo scontro salvezza. Non a caso, vista la situazione preoccupante, la squadra già domenica sera è partita per Piacenza in ritiro.
MISSION L’Unione da penultima fa visita al fanalino di coda, che ovviamente sogna il sorpasso per togliersi dall’unica posizione che significa retrocessione diretta (dalla penultima alla quintultima c’è l’appello dei play-out). Con queste premesse, ovviamente la mission alabardata è almeno non perdere: non solo per non scivolare in coda, ma anche per non farsi inghiottire in un tunnel dalle implicazioni imprevedibili. E attenzione a non pensare che il Piacenza (mancherà lo squalificato Persia) sia una formazione molle: gli emiliani hanno appena pareggiato a Novara facendo una bella figura e qualche segno di risveglio lo hanno dato con la recente vittoria a Mantova.
NUMERI Certo i numeri incrociati sono tragici per entrambe: la Triestina ha fatto 3 punti in 7 trasferte, il Piacenza ne ha fatti 4 nei sei match casalinghi. A rincuorare l’Unione, il fatto che anche contro il Lecco la prestazione è stata dignitosa e la squadra di Pavanel non meritava di perdere, anche se paradossalmente a lungo andare questo rischia di essere un aspetto ancora più preoccupante.
INFORTUNI Ma a complicare ulteriormente la situazione ci sono i tanti infortuni. La società diramerà i convocati solo oggi dopo la rifinitura mattutina, per cui è difficile capire se qualche acciaccato può ancora recuperare. Logica vorrebbe che oltre alle assenze di Crimi e Sottini, dovrebbero essere fuori anche Paganini, Pezzella e Furlan, con gli ultimi due usciti anzitempo dal campo contro il Lecco. Quindi emergenza a centrocampo e sugli esterni. Per fortuna rientra dalla squalifica Di Gennaro a puntellare la difesa.
ROMPICAPO Pavanel è davanti a un rompicapo e ad almeno tre moduli possibili. La prima ipotesi è una conferma del 4-3-3 di domenica: in questo caso Di Gennaro sarà affiancato in mezzo da Rocchi (o Sabbione), mentre fra i terzini c’è ampia scelta tra Ciofani, Ghislandi, Sarzi Puttini e Rocchetti. A centrocampo, con Gori e Lollo, Lovisa o uno dei terzini adattati, davanti Ganz, Felici e Minesso. In caso di 4-2-3-1, a fare gli esterni potrebbero essere Felici e uno dei terzini da adattare, con Minesso centrale dietro a Ganz. Ma attenzione, perché il Piacenza a Novara ha giocato con il 3-5-2 per cui Pavanel potrebbe mettersi a specchio. In questo caso i tre di difesa sarebbero Ciofani, Di Gennaro e Rocchi (o Sabbione), in mezzo Gori, Lollo e Lovisa con esterni Ghislandi e Sarzi Puttini (o Rocchetti). In quel caso sarebbe Felici a giocare vicino a Ganz.
BATTAGLIA Certo, poi oltre alle alchimie tattiche, serviranno soprattutto cuore, grinta, carattere e gamba. Perché al Garilli sarà una battaglia e ultimamente la Triestina non sembra attrezzata per questo tipo di prove. Ma adesso è davvero ora di mettersi l’elmetto e armarsi di coraggio, altrimenti da quella trincea si rischia di non uscire più vivi.