Zalando chiude l’hub di Stradella, arrivano i cinesi di Shein
STRADELLA. Dopo sei anni Zalando lascia definitivamente i capannoni all’interno del parco logistiche di Stradella, ma il suo posto verrà occupato da Shein, che impiegherà i 300 lavoratori attuali del sito. La Fiege Logistics, operatore che si è occupato della gestione del magazzino di Zalando a Stradella e segue quello di Zara a Castel San Giovanni, ha infatti firmato un accordo triennale con il marchio cinese emergente nel settore dell’e-commerce per l’abbigliamento, che, da gennaio 2023, aprirà quindi a Stradella uno dei primi centri europei per lo smistamento e l’invio degli ordini dal sito internet. Finora, infatti, i pacchi dei clienti arrivavano direttamente dalla Cina, così l’azienda ha deciso di investire in Europa anche per ridurre i tempi di consegna degli ordini.
Nel 2020, con l’apertura del nuovo centro logistico di Nogarole Rocca, in provincia di Verona, Zalando aveva proposto il trasferimento ai lavoratori del magazzino, decidendo di far partire a Stradella in via sperimentale il progetto “Zalando Privè”, una sorta di club esclusivo per i clienti che si iscrivevano alla newsletter e avevano a disposizione sconti e promozioni su determinati prodotti e per un certo periodo di tempo.
CHIUSURA
Ora Zalando, che aveva inaugurato nel 2016 il suo hub oltrepadano, ha deciso di chiudere anche questo settore e Fiege Logistics è riuscita a strappare un accordo con Shein per non interrompere l’attività del magazzino e mantenere l’occupazione. «Fiege e Zalando sottoscrivevano contratti annuali, quindi c’era sempre il timore che il rapporto terminasse alla fine di ogni anno – spiega Sergio Antonini, segretario generale della Filt Cgil Pavia, che sta seguendo la vertenza -. Con Shein, invece, Fiege è riuscita a firmare un contratto triennale, cosa non facile nel mondo attuale della logistica, che dà certezze occupazionali ai lavoratori».
IL VIA A GENNAIO
Al momento Fiege sta terminando le procedure con Zalando e, da gennaio, partirà la nuova attività del marchio cinese.
La Cgil punta a firmare successivamente accordi con la nuova proprietà per migliorare la stabilizzazione dei 300 lavoratori, suddivisi a metà tra tempi determinati, assunti con agenzia interinale, e tempi indeterminati, assunti direttamente da Fiege, che a marzo aveva scelto per i siti di Zara e Zalando l’internalizzazione del personale, abbandonando le cooperative. «Ci confronteremo con Fiege e con l’azienda per cercare di aumentare il numero di contratti a tempo indeterminato all’interno del magazzino» assicura Antonini.
Oliviero Maggi