Ricatto a luci rosse a un 56enne di Paese: in due a processo
foto da Quotidiani locali
Ricattato e costretto a effettuare una ricarica Postepay da 50 euro. Per questo motivo Donato Alan Natale, 34 anni, e Barbara Galante 50 anni, entrambi campani, devono rispondere del reato di estorsione e tentata estorsione.
Parte offesa nel processo , davanti al giudice Gianluigi Zulian, un 56enne di Paese, che nel settembre del 2017, a suo dire involontariamente, chiamò il numero di una prostituta, che aveva pubblicizzato la sua attività in un sito online di incontri a luci rosse.
Peccato che, dopo aver composto quel numero, e a suo dire aver riagganciato prima di parlare, per l’uomo di Paese, coniugato e padre di famiglia, inizi un incubo che lo porta a presentarsi in una stazione dei carabinieri limitrofa al suo paese di residenza per mettere fine alla spirale di ricatti.
Infatti, dopo aver composto quel numero e aver subito riagganciato, l’uomo viene contattato da un numero schermato, con un uomo che gli dice: «Se non mi fai una ricarica Poste Pay da 300 euro dico a tua moglie e ai tuoi famigliari che hai chiesto un appuntamento con una prostituta».
Il 56enne, inizialmente non cede al ricatto, e va dai carabinieri di Casale sul Sile a denunciare il fatto. Poi, però, al secondo ricatto, cede ed effettua una ricarica di 50 euro sulle 300 richieste. Da qui la doppia accusa verso la diabolica coppia individuata dai carabinieri come responsabile del ricatto.
«Ci siamo accorti - ha testimoniato un luogotenente dell’Arma di Casale - che dopo aver presentato denuncia, il 56enne aveva effettivamente versato 50 euro. Non capimmo il motivo e lo convocammo per chiederglielo». L’udienza è stata aggiornata al 18 ottobre.