Agenzia delle Dogane, la protesta dei dipendenti in largo Panfili a Trieste
TRIESTE La mole di lavoro dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), complice il progressivo aumento dei traffici portuali e di quelli legati alla croceristica, è sempre più pesante. Eppure gli organici sono sempre più leggeri. Cgil, Cisl, Uil, Usb, Confsal e Flp - che ieri, sfidando le forti raffiche di bora, assieme a una cinquantina di lavoratori hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Agenzia in Largo Panfili - riferiscono di «un organico che oggi conta 100 unità e nel 2012 raggiungeva le 182».
Da qui lo stato di agitazione proclamato in novembre per sollecitare un programma strutturale di rafforzamento del personale, «indispensabile - indicano i sindacati - anche in relazione alle prospettive di ulteriore crescita di uno scalo, sempre più al centro delle grandi rotte del commercio mondiale». Con un ulteriore aumento dei traffici che verrà generato dall’attività della Bat. «Abbiamo una procedura e un controllo da garantire – sottolinea l’rsu Nicola Palladino –, il rischio è che qualcosa salti. Tutti danno il massimo, ma lo sforzo può essere vanificato dalla mole di lavoro». Una situazione venutasi a creare «causa un blocco dei turnover, un declino e una scarsa visione della nostra amministrazione, che dagli ultimi concorsi ha indirizzato a Trieste solo poche unità. Servirebbero almeno 50 in più», aggiunge Palladino. Malgrado lo stato di agitazione, non sono arrivati segnali da parte dell’Adm. Se il silenzio perdura anche dopo la protesta di ieri, «cercheremo di metter in atto altre iniziative – anticipa Mauro Cenci della Cgil Fp –, come il blocco degli straordinari, diventati una parte ordinaria del lavoro. Prima di quel passaggio rappresenteremo alla Prefettura e al sindaco la necessitò di alzare il livello della protesta».
I sindacati chiedono «una procedura concorsuale regionalizzata – spiega il referente centralizzate di Trieste Luigi Marcianò –, in modo che chi viene selezionato vada a colmare i vuoti di organico del Fvg». Il consigliere regionale del Pd Francesco Russo, passato ieri a esprimere la sua solidarietà a chi manifestava, ha presentato due interrogazioni, una rivolta alla giunta regionale e una a quella comunale, per «sapere se sia intenzione dell’amministrazione garantire, non solo a parole ma anche con atti e azioni concrete, la piena operatività degli uffici territoriali dell’Adm».