Skialp. De Silvestro, festa Mondiale. Dopo il bronzo ecco l’argento
foto da Quotidiani locali
Sempre festa in Spagna. È ancora sul podio Alba De Silvestro. Un gradino più su.
Dopo il bronzo nel Vertical di mercoledì, ieri ai Mondiali di sci alpinismo di Boì Taüll la comeliana del Centro sportivo Esercito si è messa al collo l’argento. Lo ha fatto nella gara a squadre, insieme alla valtellinese Giulia Murada, al termine di una prestazione maiuscola.
La gara è stata vinta, anzi dominata, dalle francesi Axelle Gachet Mollaret/Emily Harrop, le favorite della vigilia. Per De Silvestro – Murada si tratta, oggettivamente, del miglior piazzamento possibile.
Le due atlete del Centro sportivo Esercito hanno concluso la loro fatica con un ritardo di poco più di 3 minuti.
A completare il podio un’altra squadra transalpina, quella composta da Célia Perillat Pessey e Candice Bonnel, finite a 5 minuti esatti dalle connazionali. Bronzo sfumato per Mara Martini e Giulia Compagnoni: le due portacolori azzurre hanno mancato l’appuntamento con la medaglia per una differenza di appena 1’30”.
È stata grande Italia al femminile ma sono stati grandissimi i ragazzi azzurri. Gli eterni Matteo Eydallin e Robert Antonioli, sono riusciti a conquistare la medaglia d’oro nella più lunga e faticosa gara di tutta la rassegna iridata. I due azzurri hanno trionfato con il tempo di 1h56’28’’7, mettendosi alle spalle i tenaci francesi William Bon Mardion/Xavier Gachet, attardati di circa 1 minuto. Ma non finisce all’oro la radiosa giornata dei colori azzurri: Davide Magnini e Nadir Maguet, infatti, si sono aggiudicati la medaglia di bronzo, con un margine di più di 2’ sui transalpini Equy/Jacquemod e sulla terza coppia azzurra composta da Federico Nicolini e Alex Oberbacher, con l’Italia che ha confermato di essere una potenza nel format di gara. Per gli amanti dello scialpinismo, la gara a squadre è la gara simbolo, quella che rappresenta l'essenza della discplina, una delle prove più ambite. L'Italia è particolarmente legata a questa competizione che riassume quello che è l’andare in montagna soprattutto d’inverno: ovvero con un socio al tuo fianco sul quale puoi sempre contare nei momenti di difficoltà.
E l’Italia è stata anche la prima nazione ad averla vinta con la coppia Graziano Boscacci – Ivan Murada nell’ormai lontano 2002 a Sierre Chevalier. La gara di ieri prevedeva un dislivello di 1920 metri per le donne (5 salite, un tratto a piedi) e 2.110 metriper gli uomini (6 salite, un tratto a piedi). Dopo un serrato testa a testa con di due ragazzi francesi, Eydallin e Antonioli hanno piazzato il sorpasso vincente che ha permesso al piemontese Matteo Eydallin di vincere il quarto oro in carriera in questa specialità.
In un palmares ineguagliabile di successi individuali, ora Robert Antonioli ha invece aggiunto la medaglia che gli mancava.
Ora in Spagna gli atleti della nazionale osserveranno un giorno di riposo in vista delle ultime due gare: la Individual di domani a la Mixed relay di domenica.