Udine capitale del design, in bilico fra reale e virtuale
Inaugurata nella corte di palazzo Morpurgo la nuova edizione di Design Week. Un centinaio gli studenti degli istituti superiori coinvolti nell’iniziativa
UDINE. Sette edizioni, sei scuole superiori protagoniste, ventuno esposizioni nei negozi, sei mostre nelle gallerie d’arte. Sono i numeri di Udine Design Week 23, inaugurata giovedì 2 marzo nella corte di palazzo Morpurgo da una delle ideatrici della rassegna, Anna Lombardi, assieme all’assessore comunale Maurizio Franz, a Davide Boeri di Confindustria Udine a Guido Nassimbeni di Friuli Innovazione.
Con loro un centinaio di studenti che hanno avuto un ruolo diretto in quest’edizione, riscoprendo gli oggetti di uso quotidiano attraverso la creatività. «Pensiamo che il design possa essere un fattore di cambiamento ed educativo di cui può beneficiare l’intera società. Puntare al valore delle cose che ci circondano, raccontare le storie che ci sono dietro un prodotto: chi lo ha pensato, com’è stato realizzato, perché lo troviamo dentro quel negozio. In questa direzione vanno i nostri sforzi».
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Questo il punto di vista di Lombardi, che come presidente del Museo virtuale del Design del Friuli Venezia Giulia (Mu.De.Fri), ha trovato sponda in Confindustria Udine, Promoturismo, Fondazione Friuli, ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Comune di Udine, Università e Ordine degli architetti di Udine. Il di quest’anno per la rassegna, che proseguirà fino al 16 marzo, è “Dimensione Interspazio”.
«Dimensione – ha spiegato Lombardi – per rimanere in ambito design e architettura, dove la parola desta subito il senso del rapporto tra l’uomo e le cose. Interspazio per indicare qualcosa che sta “tra”, tra ieri e domani, tra reale e virtuale, tra cielo e terra, tra immaginazione e realtà, ma anche dimensione internazionale per la notorietà degli interlocutori invitati a partecipare a Udine Design Week».
Concetti che gli studenti del Solari di Tolmezzo, del D’Aronco di Gemona, del Marinoni, del Copernico, del Marinelli e dell’Uccellis di Udine hanno interpretato al meglio declinando il design attraverso sgabelli in legno, abiti e accessori in materiali upciclying, carta e tessuti, realtà aumentata, fotografia, l’utilizzo delle lingue (i lavori dei ragazzi sono visibili a palazzo Morpurgo o sulla App dell’evento).
Da non perdere anche la mostra “8 storie di design” nella galleria Melarias Contemporanea in via Girardini 20, dedicata a Enrico Franzolini, tra gli architetti più noti della regione.
Per finire, nelle vetrine dei negozi, è possibile vedere gli oggetti selezionati da “pensatori” noti come Cristina Morozzi, Virginio Briatore, Stefano Mirti, Roberta Mutti, da designer e dalle curatrici della manifestazione, la già citata Lombardi e Daniela Sacher. «Udine Design Week – chiude Franz – rappresenta un appuntamento imperdibile non solo per gli appassionati del settore, ma anche per i turisti incuriositi delle installazioni sparse per le vie del centro». —
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