Pallacanestro Trieste, quella rivoluzione silenziosa iniziata in estate: con Hudson e Terry domina l’atletismo
foto da Quotidiani locali
TRIESTE A Brescia, domenica sarà ancora la Pallacanestro Trieste formula 4 (stranieri) che ha battuto Treviso nell’ultimo turno ma proprio mentre si alzerà la palla a due al PalaLeonessa sbarcherà in Italia Jalen Hudson, nuova ala piccola biancorossa. Se tutto filerà liscio sul fronte burocratico il sabato successivo avrà modo di conoscere il pubblico dell’Allianz Dome guardandolo dal parquet.
In ogni caso con la firma di Hudson Trieste cambia nuovamente pelle. Rispetto al roster e all’assetto della squadra d’inizio stagione, quella partita con lo 0-4 in campionato, le modifiche ci sono state e quasi sempre significative e innovative rispetto alla versione precedente.
Significativa che il roster estivo aveva limiti ma va ricordato che era stato costruito in condizioni diverse rispetto alle attuali: non c’era ancora la nuova proprietà, era in corso la due dilingence da parte di Cotogna ma senza avere ancora concrete certezze per il futuro e il mercato giocoforza non aveva visto fuochi d’artificio.
Quella prima edizione aveva Davis play titolare con Bossi cambio, Bartley guardia e Gaines sesto uomo d’eccezione con lo spot di ala piccola titolare da dividere tra Campogrande e Deangeli. Sotto canestro pessimo avvio di Spencer.
Prima modifica con l’arrivo di Michele Ruzzier, proprio dalla gara d0andata contro Brescia. Condivisione della regia con Davis utilizzato anche da guardia permettendo come per un effetto domino lo scivolamento di Bartley a disputare spezzoni da ala piccola visto l’appannamento di Campogrande. Intanto Spencer svolta e comincia a incidere in doppia doppia. Svolta anche la squadra.
La terza modifica è storia recente, con l’innesto di Terry al posto di Pacher. Un cambio di filosofia. Divorzio tra un giocatore più tecnico e con capacità (in realtà più presunte che dimostrate sul campo) perimetrali per inserire un elemento dal gioco più interno e soprattutto con mezzi atletici sopra la media.
Con l’inserimento di Hudson al posto di Gaines un altro cambio sostanziale. Se n’è andato un giocatore esperto, a disagio nel ruolo di sesto uomo e di “3” d’emergenza, tiratore alterno dsa tre, ma utile comunque nei secondi tempi punto a punto per la capacità di costruirsi azioni con il mestiere subendo fallo. Arriva un esterno che è soprattutto un’ala, ha caratteristiche diverse, permetterà a Bartley di giocare prevalentemente da guardia con Davis a godere di munitaggio sia da play che da 2. Di Hudson sarà da verificare l’inserimento nelle dinamiche del campo e dello spogliatoio ma indiscutibilmente ha un tasso di atletismo superiore al predecessore. In sostanza, con le due ultime due operazioni Trieste avrà perso qualcosa in tecnica ma ha fatto un notevole upgrade nella verticalità. Anzi, nelle varie edizioni della PallTrieste in A da quando ci sono più di due stranieri questa è una di quelle più potenti atleticamente. In sostanza, rispetto alla scorsa estate è avvenuta una rivoluzione silenziosa che ha portato dallo 0-4 a un bilancio successivo di 9 vinte-7 perse.
Intanto, però, c’è da pensare a Brescia affrontandola con quattro stranieri e confidando nel completo recupero di Bartley in ripresa dopo una lieve distorsione a una caviglia. Con quattro Usa le imprese si possono fare, per riuscirci con 3 servirebbero i miracoli. —