Addio al monopolio del petrolio, altre fonti nel futuro della raffineria Eni
foto da Quotidiani locali
SANNAZZARO. Un incontro tra la rappresentanza sindacale unitaria della raffineria Eni e il direttore locale Fabrizio Loddo ha delineato quelli che potrebbero essere gli scenari futuri del polo produttivo e ha lasciato aperti ampi spiragli «per la continuità produttiva della fabbrica». Non ci sarà alcuna fermata periodica degli impianti perchè anche a Sannazzaro, dove possibile, ci sarà una riconversione verso l'economia circolare: meno petrolio e utilizzo anche di altre fonti energetiche.
Fonti diversificate
Insomma, in futuro la raffineria di Sannazzaro potrebbe essere “polifunzionale” con l'utilizzo di fonti energetiche anche diverse dal petrolio. Alberto Pozzati, referente della Uiltec nei rapporti con il Gruppo Eni, ammette: «Ci assicurano che la direzione tecnica Eni a Roma ha allo studio progetti di riconversione che potrebbero riguardare anche il sito di Sannazzaro. Non ci sono al momento notizie ufficiali ma confidiamo di saperne di più dopo l’ incontro che l'amministratore del Gruppo Eni, Claudio De Scalzi, terrà con le tre segreterie sindacali nazionali a Roma. In quella sede si potrebbe parlare anche di qualche progetto in atto a livello strategico che, a cascata, potrebbe riguardare anche Sannazzaro».
Non solo petrolio
Eni ha progetti alternativi al petrolio, benché l'oro nero non sarà mai abbandonato del tutto dalla gamma delle fonti energetiche a cui Eni si ispira. Alcuni studi sono di assoluta avanguardia come lo sfruttamento del movimento delle maree nelle zone costiere. A Sannazzaro potrebbero essere previste riconversioni parziali di impianti per sfruttare non solo il petrolio, ma anche l'idrogeno, il recupero delle materie plastiche, il biogas prodotto dai rifiuti organici. Questo il parere di Pozzati: «Siamo al centro della val Padana dove sono attivi anche grandi allevamenti di animali: perchè non valutare anche lo sfruttamento dei rifiuti organici delle stalle come già avviene, in scala decisamente minore, in diverse aziende agricole? Certo è che, in questo rincorrersi di piani ipotetici, confidiamo nel futuro della raffineria. Puntiamo fortemente sulla continuità industriale, anche parzialmente alternativa al petrolio e alla tenuta dei livelli occupazionali diretti e delle imprese esterne».
Intanto a Sannazzaro è in vista il rinnovo della nuova Rsu che resterà in carica tre anni. Le tre sigle sindacali stanno componendo le loro liste mentre non è ancora stata fissata la data delle elezioni, comunque previste verso maggio. —
PAOLO CALVI