Ceramiche e tessuti: l’arte di Marta Benet da Mantova vola anche negli Usa
Gli arazzi ricamati e gli abiti sartoriali, le stoviglie handmade e gli oggetti in ceramica che sembrano fatti di tessuto intrecciato: l’arte di Marta Benet, 33 anni, spagnola di Valencia, prende tante forme. Laureata in architettura a Valencia e specializzata in fashion design, tra il 2018 e il 2019 ha aperto un laboratorio artigianale ad Asola (dove tiene, tra l’altro, seguitissimi laboratori di ceramica), una piccola azienda che esporta anche negli Usa. In paese ci è arrivata per amore, dopo aver conosciuto il compagno al Politecnico. Prima di decidere di aprire una sua attività, ha fatto per un po’ la designer di scarpe, a Milano.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12721228]]
«Lavoro con la ceramica e con il tessile - racconta - Cerco di mettere insieme i due mondi. Sono materie prime diverse, ma le lavoro con lo stesso metodo: faccio i cartamodelli sia per i tessuti sia per la ceramica. Il collegamento si vede molto nella collezione di lampade, create con strisce di argilla tagliate come fossero strisce di tessuto». Il laboratorio non ha una vetrina: per vedere i lavori di Marta bisogna prendere appuntamento.
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12721229]]
O andare sul suo sito (http://martabenet.com), attraverso il quale, con l’e-commerce, spedisce i suoi prodotti in tutto il mondo: soprattutto negli Stati Uniti, in Spagna e Regno Unito. Alla linea di prodotti già pronti si affiancano i progetti ad hoc per i singoli clienti, tutti molto diversi tra loro. «Un ristorante mi ha chiesto alcuni pezzi di stoviglieria e ho creato per loro una serie di prodotti. Ho clienti grandi e persone che mi commissionano un solo pezzo. Ed essendo architetta, realizzo anche oggetti studiati per adattarsi agli spazi».
[[ge:gnn:gazzettadimantova:12721230]]
Oltre a vendere direttamente, si affida a siti specializzati come Pamono, il più seguito in Germania. Negli Usa ha clienti molto giovani che acquistano prodotti in ceramica anche molto costosi e aspettano dalle 3 alle 8 settimane per averli: «Capiscono il valore dell’oggetto artigianale fatto in Italia».
Progetti? «Ho un contatto con una galleria importante di Valencia. Farò una mostra a maggio, con un altro artista».