Martedì le assemblee dei lavoratori Dayco C’è la bozza di accordo
foto da Quotidiani locali
ivrea
Hanno redatto una bozza di documento e si sono aggiornati a mercoledì 19, dopo le assemblee con i lavoratori di martedì 18. È durato dalle 2 alle 6 di pomeriggio, circa, l’incontro in Confindustria tra i sindacati dei metalmeccanici – Fiom Cgil, Uilm e Fim Cisl – e i vertici della Dayco. La multinazionale che impiega circa 500 lavoratori a San Bernardo ha infatti deciso di costituire un nuovo ramo d’azienda (una newco, sempre sotto l’egida della stessa società) che si chiamerà Propulsion Solutions e si occuperà principalmente di motore elettrico e a idrogeno. «Abbiamo approfondito, chiesto ulteriori garanzie e lavorato su un testo per una bozza di accordo – spiega Fabrizio Bellino della Fiom –. Quello che chiediamo è garanzia occupazionale, sugli investimenti per accompagnare la transizione tra endotermico ed elettrico e che gli operai mantengano tutte le condizioni economiche hanno in essere. E poi abbiamo chiesto rassicurazioni sulle tempistiche investimenti e sulle partnership. Quello che abbiamo riscontrato è una disponibilità a discutere, certo va presa con tutta la serietà ma anche i dubbi del caso, perché la preoccupazione c’è e non è poca. Siamo in una fase di transizione che dipende dal mercato, d’altronde».
Anche Debora Bonacci della Uilm sottolinea che «c’è un apertura, un dialogo pacifico. C’è giurisprudenza che tutela lavoratori essendo una cessione parziale, ma noi vogliamo che vengano chiariti dettagli in più e loro hanno chiesto qualche giorno di tempo. Le tre sigle sono allineate a tutela lavoratori. Dayco d’altronde è troppo importante in Canavese, per i lavoratori e per quello che ci gira intorno. Personalmente ho avanzato una proposta sul codice etico, che in Dayco è un vero manuale. Penso sia importante la nomina di supervisore in affiancamento alle risorse umane che vigili su discriminazioni dirette e indirette, per verificare anche le pari opportunità nella progressione delle carriere».
Paola Eusebietti della Fim Cisl ha avuto impressioni «positive sulle intenzioni dell’azienda, certo il nostro lavoro è scavare e leggere dietro ogni riga, per rispondere a domande e titubanze fisiologiche dei lavoratori. Diciamo che la sicurezza è che il cappello resta sempre Dayco. C’è una parziale scissione, ma resta la sinergia tra le due società. Per lavoratori clienti, fornitori, che avranno a che fare con la nuova società l’assetto non si modificherà. Noi abbiamo chiesto alcune garanzie, ma la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno, il mercato è in evoluzione. Ritengo positivo che l’azienda si occupi dell’elettrico»a. s.