La moglie trovata morta nel letto, il marito in cella accusato di omicidio: ecco cosa sappiamo
Fiume Veneto, in stato di fermo Severino Sist, 75 anni. Si farà l’autopsia, villetta sequestrata
FIUME VENETO. Per Severino Sist, pensionato di 75 anni, di Fiume Veneto, si sono aperte – nella notte fra venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio – le porte del carcere: dopo sei ore e mezza di interrogatorio al comando provinciale dell’Arma è stato fermato quale indiziato dell’omicidio della moglie Laura Pin, 74 anni, trovata morta nel suo letto mercoledì mattina dagli assistenti domiciliari.
Il pm Andrea Del Missier ha ritenuto sussistente il quadro indiziario per emettere un provvedimento di fermo in questa prima fase delle indagini preliminari, sulla scorta degli approfondimenti del nucleo investigativo dei carabinieri e di quanto emerso nel corso dell’interrogatorio di Sist, iniziato venerdì alle 18.30 e finito all’una di notte.
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Gli atti dell’accusa saranno trasmessi al gip Monica Biasutti, alla quale spetterà poi la decisione di convalidare o meno il fermo. In base ai tempi tecnici, l’udienza dovrà essere fissata all’inizio della prossima settimana.
A Sist sono contestate le aggravanti della minorata difesa, poiché la vittima era sola con lui in casa e inferma, e del legame di convivenza. Il pm ha ravvisato come unica esigenza cautelare il pericolo di fuga.
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L’indagine è partita dalla segnalazione del medico di base. Mercoledì mattina le assistenti domiciliari, che accudivano Laura Pin tre volte la settimana, hanno trovato l’anziana morta nel suo letto, supina, nell’abitazione in via Bassi a Fiume Veneto. Il marito Severino Sist era in casa.
Da svariati mesi la donna non riusciva più a muoversi a causa dell’aggravamento della sua patologia ed era costretta a letto. Per la constatazione del decesso, verso mezzogiorno, è stato chiamato il medico di famiglia Massimo Roman. È stato il primo a notare i lividi sul volto dell’anziana, alla fronte e al mento.
Nel suo referto, trasmesso all’obitorio, Roman ha richiesto un esame autoptico, collocando la morte della donna fra le 12 e le 18 ore precedenti il rinvenimento.
Quando la salma è arrivata all’obitorio con tale richiesta, dall’ospedale hanno chiamato il professionista, dicendogli che era necessario informare i carabinieri.
Giovedì Roman ha chiamato la stazione di Fiume Veneto e nel pomeriggio si è subito recato in caserma, spiegando di non essere riuscito a stabilire le cause del decesso della pensionata, da qui la richiesta di un approfondimento.
Subito è stato informato il pm di turno Del Missier, che ha preso in mano il caso, affidando l’indagine al nucleo investigativo provinciale dell’Arma.
A far suonare un campanello d’allarme negli investigatori il fatto che Sist avesse patteggiato un anno e due mesi di reclusione per maltrattamenti ai danni della moglie, con pena sospesa.
Proprio il pm Del Missier aveva seguito le indagini, nel 2018, partite d’ufficio dopo che la donna era stata medicata al pronto soccorso. Non aveva infatti mai denunciato il marito.
Sist era stato allontanato dalla casa familiare nel marzo 2019, poi però dopo un periodo di separazione i coniugi erano ritornati a vivere insieme a Fiume Veneto. Non c’è traccia di attriti nella coppia dopo il ricongiungimento.
Venerdì mattina il consulente medico-legale del pm Antonello Cirnelli ha effettuato la ricognizione esterna della salma, riscontrando la presenza di ecchimosi e di ematomi localizzati solo su capo e volto.
Le lesioni sono state fotografate anche dai carabinieri. Se il decesso della donna sia attribuibile a tali traumi o ad altre cause dovrà stabilirlo l’autopsia, la prossima settimana.
L’esame chiarirà anche a quando risalga la morte. I militari hanno ricostruito attraverso le testimonianze il contesto familiare, apprendendo che l’anziano si era rifiutato di ricoverare la moglie in una struttura specializzata, preferendo continuare ad accudirla in casa.
Sist è stato portato in caserma venerdì. Alle 18.30, con l’arrivo del legale assegnatogli d’ufficio Antonino Di Pietro, è cominciato l’interrogatorio, condotto dallo stesso pm Del Missier.
L’anziano ha negato gli addebiti, spiegando i lividi sul volto della consorte con una caduta accidentale dal letto. Quanto al fatto di non aver mobilitato i soccorsi, non si era reso conto mercoledì mattina che sua moglie fosse morta.
La sua versione è apparsa contraddittoria agli occhi degli inquirenti: l’anziana non riusciva a muoversi da sola, come ha fatto a cadere dal letto?
In attesa dell’udienza di convalida, le indagini proseguono. La villetta è sotto sequestro, in vista di accertamenti tecnici: sarà effettuato un sopralluogo a caccia di tracce utili per precisare la dinamica dei fatti. —
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