Il cantiere Scoglio Olivi a Pola rischia la chiusura definitiva

POLA Lo stabilimento navalmeccanico Scoglio Olivi, un tempo vanto e orgoglio della cantieristica croata sta naufragando. In pratica la storia si ripete dopo che nel 2019 era colato a picco il Gruppo Uljanik di cui lo Scoglio Olivi faceva parte.

Causa il bilancio in rosso è nuovamente bloccato il conto bancario della società Uijanik Brodogradnja 1856 che ora lo gestisce. Una situazione che si ripete per la terza volta a partire dalla primavera scorsa per cui ora si teme per il versamento delle paghe di luglio alle circa 400 maestranze. Tale società, lo ricordiamo, era stata fondata proprio con l'intento di rilanciare la cantieristica navale a Pola e salvare cosi una gloriosa tradizione avviata nel 1856 ai tempi dell'Austria. Della gloria però è rimasto solo il ricordo mentre la realtà si chiama rassegnazione, lacrime e agonia. Come riporta la stampa croata, nelle precedenti situazioni di crisi il Governo aveva lanciato ciambelle di salvataggio sotto forma di consistenti iniezioni finanziarie, ora però Zagabria sembra aver chiuso il rubinetto. Il ministero dell'Economia e sviluppo sostenibile ha risposto alle domande della stampa che il Governo al massimo può fornire le garanzie bancarie per un nuovo mutuo con cui versare gli stipendi e ultimare il motopesca commissionato da una compagnia norvegese che a dire il vero si sarebbe dovuto consegnare alla fine del 2022.

Dunque un forte ritardo per il quale il committente ha chiesto spiegazioni direttamente a Zagabria. Dal canto suo la direzione dell'Uljanik Brodogradnja 1856 rimane muta alle domande della stampa. A questo punto l'ultima speranza dal tracollo definitivo del cantiere, rimane l'ennesimo tentativo di vendita, verosimilmente l'ultimo, del pacchetto azionario di maggioranza della società, per la precisione il 54,77 percento in mano allo Stato. Si farà una nuova asta, esattamente il 21 agosto prossimo al prezzo di partenza di 13,8 milioni di euro, dunque notevolmente ribassato rispetto al prezzo del concorso internazionale senza esito dell'autunno scorso che era di 27,64 milioni.