Accoltellato nella notte a Venezia: soccorso, tace. Giallo a San Stae
Ancora sangue in centro storico a Venezia. Dopo i due episodi di piazzale Roma, venerdì 11 agosto sera un accoltellamento è avvenuto in Salizada San Stae. Ultimo atto di una lite scoppiata poco prima e di cui non se ne conosce le origini. Ferito ad un braccio un tunisino di 28 anni. Sull’accaduto indaga la polizia. Lo straniero inizialmente non era ricorso alle cure dei medici. Ma poi continuando a perdere sangue in maniera copiosa si è fatto medicare. Per i medici guarirà in una decina di giorni.
Cosa è successo
L’allarme scatta quando qualcuno vede un giovane seduto a terra e accanto una grande chiazza di sangue. Chi vede la scena pensa immediatamente che si tratti di un uomo ferito.
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Quando i sanitari del Suem arrivano lui si rifiuta di farsi trasportare in ospedale per ricucire quella ferita al braccio che continua a sanguinare. Una ferita netta procurata molto probabilmente da un coltello o con un coccio di una bottiglia di vetro.
Il fatto è avvenuto a due passi dall’Hotel Ponte Mocenigo nei pressi del luogo dove alcuni anni fa venne aggredito un ragazzo.
Nessun testimone
Nessuno ha visto l’aggressione. Qualcuno che abita nelle case che si affacciano sulla calle dell’aggressione e in particolare l’uomo che vive nella casa davanti all’uscio dove è stato trovato il ferito, raccontano che intorno alle 23.30 hanno sentito un gran vociare e delle grida di persone straniere che stavano litigando.
E infatti un gruppo di nordafricani stava discutendo quando all’improvviso qualcuno di loro ha estratto un coltello o ha preso in mano un collo di bottiglia rotta. Ben presto è passato dalle parole ai fatti e durante la discussione ha colpito su un braccio un connazionale. Quest’ultimo si è seduto a terra perdendo parecchio sangue.
Ma quando sono arrivati i soccorsi non ha voluto spiegare cosa fosse successo e inizialmente nemmeno si è fatto medicare. In un secondo momento i medici lo hanno curato stabilendo una prognosi di guarigione di dieci giorni.
Le ipotesi
Successivamente la pattuglia della polizia intervenuta sul posto ha chiesto di poter visionare i video del sistema di sorveglianza del vicino hotel per controllare se avessero registrato quanto successo o eventualmente immortalato persone sospette prima o dopo l’episodio. Varie le ipotesi che vengono fatte.
Da una discussione legata al mondo dello spaccio a questione di denaro non restituito o una semplice lite scoppiata perché i protagonisti erano ubriachi.
Il terzo episodio in centro
Nelle ultime tre settimane è il terzo episodio di sangue che si registra nel fine settimana in centro storico. E tutte le volte le ferite vengono provocate con coltelli o cocci di bottiglie. Prima di venerdì l’ultima notte di sangue c’era stata tra sabato 5 e domenica 6 agosto.
Ad essere ferito a colpi di bottiglia rotta era stato un turista americano residente in Spagna, verso le 4.30, da parte di un gruppo di giovani che si sono poi dati alla fuga. Aggressione avvenuta in piazzale Roma. L’uomo aveva riportato un profondo taglio all’addome da dove perdeva parecchio sangue che in pochi attimi lo ricoprì dal torace ai piedi.
Invece nella notte di sabato 31 luglio, sempre in piazzale Roma, una rissa ha fatto finire quattro persone in ospedale, di cui due in gravi condizioni. Lo scontro è stato tra tunisini, kosovari e bengalesi e, ad essere preso a pugni, anche un tassista.
Un’escalation di violenza che ha provocato zampilli di sangue e paura. Per quanto concerne l’episodio del turista americano sono al lavoro gli agenti della Squadra Mobile per cercare di ricostruire la dinamica dell’aggressione. E per questo stanno utilizzando anche le telecamere della videosorveglianza del Comune.