«La mia vita da ex pornostar», così Selen apre a Gorizia AlienAzioni
foto da Quotidiani locali
GORIZIA A lungo, Luce Caponegro in arte Selen, è stata la pornostar più famosa d’Italia. Da allora è passato molto tempo: Luce ha ora una vita nuova, diversa e, proprio a evidenziare questo cambiamento, il festival AlienAzioni l’ha invitata per aprire la sua sesta edizione. “La nuova vita di un’ex pornostar”, questo il titolo dell’appuntamento, è in programma giovedì, alle 20.45, al Kinemax di Gorizia, con ingresso gratuito.
Con la protagonista dialogherà Patrizia Artico, giornalista e assessore a GO! 2025 del Comune di Gorizia. Per l’occasione, Luce ha scritto anche alcuni brani su lavoro, seduzione, maternità e sulla capacità di sapersi trasformare, che saranno interpretati da Marilisa Trevisan.
Di cosa si occupa attualmente?
«Mi prendo cura delle persone e della loro bellezza. Ho un centro di estetica avanzata a Ravenna. Sono specializzata in trattamenti rigenerativi sia maschili sia femminili. Poi, sono testimonial dell’Istituto Giglio che si occupa di cura per i capelli e di trapianti».
Al di là del lavoro, quali interessi coltiva?
«Amo molto il tennis, ma l’ho dovuto abbandonare per problemi a un piede. Però, le mie attenzioni vanno soprattutto alla crescita di mio figlio che è in una fase molto delicata: quella dell’adolescenza. Quindi, gli spazi che non sono assorbiti dal lavoro sono tutti per lui. Oggi, molte volte, i genitori sono costretti a delegare l’educazione dei figli alla scuola, alle associazioni sportive o culturali, ma ciò fa sì che si perda la relazione emotiva con i nostri ragazzi. Ecco, vorrei evitare di compiere questo errore. E per fortuna che, in Italia, mamma e papà sono ancora piuttosto presenti».
Lei ha anche un altro figlio.
«Sì, ma è grande: l’ho avuto a 18 anni. È sposato e ha una figlia. Per lavoro, ha viaggiato molto all’estero. Ora, con la famiglia è tornato in Italia: a Marina di Massa e, purtroppo, non mi godo la mia nipotina quanto vorrei. Ci vediamo quando possiamo. L’altro mio figlio, invece, vive con me».
Che mamma è?
«Molto coccolona. Tengo a esserci sempre. Non mi è mai costato fatica, anche se oggi confrontarsi con gli adolescenti, in una società filtrata dai cellulari e dalla tecnologia in genere, è parecchio complicato: i ragazzi, infatti, si rapportano con il mondo dei Social, che non è quello reale e ciò in loro provoca frustrazione, la sensazione di non essere mai all’altezza. Io e le generazioni precedenti, invece, non ci rapportavamo certo con le attrici di Hollywood. Per il resto, a 18 anni avevo una vita da vivere: ero una mamma più spartana e volevo che mio figlio imparasse a farcela da solo. Con il secondo, invece, sono stata più protettiva. Sicuramente, però, quello di mamma è il mio ruolo più importante».
Si è pentita di aver fatto la pornostar?
«No, perché ho svolto il mio lavoro con divertimento, con purezza e con classe. Inoltre, ho fatto anche cose così belle che mi hanno resa indimenticabile. E, soprattutto, non ho fatto male a nessuno. Ecco, è stata un’esperienza che mi è servita per la mia crescita di donna. Però, dal momento in cui sono cresciuta, guardandomi indietro e per quella che sono oggi, quanto ho fatto non lo rifarei: non certo perché è qualcosa di brutto, ma perché la società non è ancora pronta a una libertà sessuale né ad accogliere coloro che escono dai binari e coloro che, particolarmente coraggiosi, vogliono vivere appieno le loro trasformazioni. In molti non sanno nemmeno uscire da un matrimonio infelice, figuriamoci se sono in grado di affrontare una vita fuori dai canoni».
Le capita di riguardare i suoi film?
«No, assolutamente».
Che opinione crede che gli altri abbiano di lei?
«Difficile dirlo. Naturalmente, c’è sempre chi nei miei confronti fa qualche battuta sciocca, ma noto per di più una grande simpatia. E anche parecchia stima, specialmente per il mio cambiamento. Sì, penso che oggi mi venga riconosciuta la mia capacità di aver saputo compiere una svolta, capacità tutto sommato rara: oggi in tanti sono terrorizzati dal perdere ciò che hanno, dal fare un salto nel buio. Ma la vita impone di saper cambiare: non è statica, come non lo è la natura. Certo, cambiare non è facile».
È felice in amore?
«Sono pronta a viverlo. Quello più maturo e più vero, legato all’anima: un amore caratterizzato da un profondo scambio energetico».