Effetto Sinner, scuole e corsi fanno il pieno: i ragazzi riscoprono l’amore per il tennis

Effetto Sinner? Arriverà sicuramente ma nella nostra provincia il tennis gode già di buonissima salute, come non succedeva da diverso tempo.

Le scuole tennis dei vari circoli, dall’Alto Mantovano alla Bassa, faticano a trovare spazio ai tanti ragazzi che desiderano impugnare la racchetta.

Non solo, aumentano gli adulti che richiedono lezioni o che, da semplici amatori, si cimentano in una disciplina sempre più sulla cresta dell’onda.

Risultato? Un costante sold-out di campi e istruttori disponibili. E l’ondata di popolarità che arriverà dalle gesta del campione altoatesino potrebbe addirittura incrementare il movimento in ottica 2024, inserendosi in una tendenza iniziata ai tempi del Covid quando il tennis, per ovvie questioni di distanziamento connesse alle sue caratteristiche, era una delle pochissime discipline sportive che si poteva praticare.

«E tutto questo senza risentire della concorrenza del ‘cugino’ padel – spiega il Maestro del Tennis Club Guidizzolo Paolo Ferrari – se penso all’ultimo anno posso dire che l’incremento di persone che frequentano i nostri campi, dai bambini agli adulti, è stato quasi di un 30%. E a far da trascinatori sono soprattutto adulti che si cimentano da amatori. Ci ritroviamo a far fronte a una richiesta di campi davvero incredibile: occorre prenotarli con più di una settimana di anticipo. Sinner? Il fatto che stia arrivando ai vertici e che abbia una tale visibilità certamente darà una ulteriore scossa al movimento. Parlavo coi dirigenti federali e ci hanno detto di tenerci pronti: nel 2024 potrebbe davvero verificarsi un boom, soprattutto tra i giovanissimi».

Giovani che si avvicinano al tennis sia per cimentarsi nelle gare che, magari, per intraprendere la carriera di istruttori e trovare a loro volta impiego in circoli tennistici, campo villaggi nel corso dell’estate.

«E proprio nei confronti dei giovani l’ascesa di un’atleta come Sinner avrà grandissimi benefici – dice Mirko Mutti, dt della Mutti&Bartolucci Tennis Clinic di Castiglione, realtà che vanta 350 tesserati – perché incarna valori di umiltà e sacrificio che sono un modello da seguire. Certamente ci aspettiamo un ritorno nel tempo, con i ragazzi stessi che vorranno provare il tennis e i genitori che li spingeranno a farlo. Già la situazione attuale è rosea: abbiamo tutti i corsi pieni e, ora come ora, siamo costretti a mettere in lista d’attesa chi ci chiede di provare, soprattutto per la Scuola Tennis».

Anche il delegato provinciale della Fitp Ennio Avanzini si gode riscontri con pochi precedenti.

«È un periodo di grande euforia. Per quel che riguarda Mantova siamo contenti non tanto e non solo della quantità, ma della qualità – puntualizza – con i nostri ragazzi siamo arrivati in finale di Coppa delle Province battendo rappresentative di delegazioni ben più affermate come Milano, Bergamo e Brescia, abbiamo diversi ragazzini talentuosi e il Tc Guidizzolo in Serie B. Sicuramente l’effetto Sinner si sentirà, ma non solo il suo: abbiamo tanti altri italiani promettenti e credo ci sia da fare un plauso al lavoro della Federazione nazionale, che ha fatto la scelta vincente di separare nettamente, nelle figure e nelle competenze, la parte politica da quella squisitamente tecnica».

Tanti mantovani lo ricordano e certamente in questi giorni lo faranno con ancora più piacere. Jannik Sinner nel 2017 ha calcato i campi mantovani del circolo cittadino della Canottieri Mincio in occasione dei Campionati Italiani giovanili dedicati alla categoria Under 16.

E in quell’occasione si laureò campione nazionale di doppio in coppia con il laziale Giulio Zeppieri.

Da allora, in sette anni, l’altoatesino ne ha fatta di strada, fino a diventare il simbolo del movimento tennistico nazionale e a rappresentare l’Italia ai vertici dello sport mondiale.