Tav Brescia Verona, avanti tutta il tratto che coinvolge il Mantovano

Conto alla rovescia: il 2024 sarà l'anno decisivo per la Tav Brescia-Verona. Sarà il tempo delle grandi opere, nella grande opera: gli scavi alla galleria di Lonato da completare; il nuovo maxi-viadotto sul fiume Chiese a Calcinato da 377 metri di lunghezza. Tutto questo con lo sguardo fermo verso l'obiettivo, ovvero il 2026: l'anno della chiusura dei cantieri, del collaudo e (forse) della messa in esercizio della nuova linea ferroviaria. «I lavori di costruzione delle opere ferroviarie e stradali sono in realizzazione lungo tutti i Comuni interessati dal passaggio della nuova tratta – racconta a Bresciaoggi Vincenzo Macello, Commissario straordinario di Governo e vicedirettore generale Operations RFI –: l'avanzamento lavori ha raggiunto il 60%, tutti gli attori coinvolti nella realizzazione dell'opera stanno esprimendo uno sforzo straordinario che consentirà di completare l'intervento nel 2026, in linea con le scadenze del Pnrr».

Le prossime tappe

Con ordine. La luce in fondo al tunnel, è proprio il caso di dirlo, si avvicina sempre di più: gli scavi alla seconda canna della galleria naturale a nord di Castiglione, tra Lonato e Desenzano, al ritmo di oltre 12 metri al giorno, si avvicinano all'80% del totale. Il viaggio si concluderà nei primi mesi del 2024. Il sistema «Galleria Lonato» è l'opera più complessa e articolata dell'intera tratta: appaltata alla Seli Overseas per 206 milioni di euro, si sviluppa per 7,95 chilometri totali con trincee, gallerie artificiali (da 1.425 e 1.356 metri) e le due canne della galleria naturale (da 4.782 e 4.751 metri) con scavi effettuati dalla fresa Martina, una Tunnel boring machine di fabbricazione cinese da 150 metri di lunghezza, 10 di diametro, 1.750 tonnellate di peso. Si lavora senza sosta anche alla nuova viabilità che interesserà la Tangenziale Sud da e verso Brescia tra ponte San Marco e Mazzano dove si vedono gli enormi manufatti dei futuri piloni che andranno a sostenere il futuro ponte. «La nuova linea AV/AC – continua Macello – transiterà al di sotto dell'attuale ponte della tangenziale, che verrà demolito e sostituito con un nuovo cavalcavia più ampio del precedente, previa attivazione della nuova viabilità in deviazione rispetto all'attuale. Il varo del nuovo impalcato metallico è previsto entro i primi mesi del 2024 e l'apertura della nuova viabilità indicativamente entro l'estate». Disagi minimi al traffico, garantisce Rfi, ad eccezione di alcune chiusure notturne. Cantieri avanti tutta

Piloni già in bella vista anche nella zona di via Cavour a Calcinato, dove ha da poco riaperto (in ritardo) la nuova viabilità, che è ancora un grande cantiere a cielo aperto. Qui sta prendendo forma un'altra opera mastodontica, il viadotto sul fiume Chiese, ancora più imponente del suo (quasi) omologo a Peschiera, che attraversa il Mincio: il nuovo ponte avrà una lunghezza di 377 metri, costituito da 13 campate di cui una da 50 metri per lo scavalco dell'alveo del fiume. «Attualmente sono state completate tutte le opere di fondazione ed elevazione – conclude il commissario Macello – mentre verranno realizzate nei prossimi mesi le due pile in alveo, operazione particolarmente complessa in quanto si lavorerà nel fiume. Seguirà il completamento delle restanti attività: opere in cemento armato, posa di travi e soletta». Tutti i 48 chilometri (in buona parte bresciani) della Brescia Est-Verona sono un cantiere in movimento: solo sul fronte delle attività di «miglioramento della viabilità stradale» si segnalano le attività di costruzione di nuovi cavalcavia o sottopassi in via Rovadino e via Moncalvo (Calcinato), via Faccendina (Lonato), via Grezze, via Montonale e via Ronchedone (Desenzano).