Claudio Bianchi e il gin al sale marino di Sicilia
foto da Quotidiani locali
Pavia. «Per dare un tocco al distillato di ginepro abbiamo aggiunto un pizzico di sale marino». La ricetta ovviamente rimane segreta, ma Claudio Bianchi, 55 anni, pavese d’adozione, la spiega così. «Sono legato a Pavia da sempre – sorride il creatore del gin, dell’amaro Segesta e altri distillati – sono arrivato qua per studiare economia e commercio all’università e mi sono innamorato della città. Lo stesso ha fatto mia sorella Linda, che ha sposato il pavese Roberto Faucitano».
Nonno Leone nel 1950 acquistò a Marsala il Baglio, luogo, ancora oggi sede di Bianchi, che appartenne alla famiglia inglese dei Woodhouse, che, nel diciottesimo secolo, aveva cominciato la produzione del Marsala, esportandolo in tutto il mondo. E lì nasce questo gin. «Appena posso torno a Pavia – sottolinea – sono iscritto alla Canottieri Ticino, dove gioco a tennis grazie all’incontro col maestro Lorenzo Zacconi e Fabrizio Abbiati. Sono sponsor della squadra agonistica e non ho voluto mancare allo stage con l’ex tennista numero 7 al mondo Emilio Sanchez. Ho un legame di vita, di studio, di parentela e di sport con Pavia». Sanchez ha assaggiato il gin e pare ne abbia sottolineata la bontà.
«Il mio distillato – spiega Claudio – segue l’onda di successo legata al mondo dei gin che ha avuto una esplosione incredibile negli ultimi anni. Io lo volevo legare al territorio siciliano perché lì abbiamo l’azienda. Ho realizzato un distillato di ginepro in purezza, quindi in controtendenza, non mille botanica ma una sola con l’aggiunta di un pizzico di sale che proviene dalle Saline dello Stagnone di Marsala,che hanno una propria peculiarità, una storia unica e fanno parte di una bellissima laguna protetta».
maurizio scorbati