Anche Torino deve fermarsi a Cividale: questa Gesteco i play-off se li merita
foto da Quotidiani locali
CIVIDALE. E chi la ferma, questa Gesteco? Vincono ancora, i ducali, che venerdì 15 marzo hanno centrato il quinto successo di fila (inedito per il club friulano in A2) stendendo pure Torino, seconda forza del Girone Verde.
Finisce 78-68 via Perusini, tra gli applausi degli oltre 2.400 accorsi per spingere Cividale al piano di sopra, verso la salvezza diretta. Gara condotta dall’inizio alla fine per i Pilla boys: a trascinarli Redivo e Lamb, autori in coppia di ben 52 punti. Cerca subito la quinta, la Ueb, in avvio di gara.
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Prova a ingranarla trovando il 5-0 immediato: Lamb per la tripla, Redivo per Miani. Risponde Schina, l’ex Apu, da fuori, prima del pari di Poser.
Torino difende forte, specie sul “sindaco” di Cividale, che però non sente ragioni né marcatura e infila la sua prima tripla della serata. Due palle perse consentono agli ospiti di stare a contatto, ma è nel pressing che Lamb si esalta.
L’americano prima si piglia un fallo e tre liberi, poi si smarca e piazza il momentaneo 15-7. Ottimo, non fosse per quei rimbalzi lasciati dietro, carambole che tarpano le ali alle aquile. Si soffre sotto, ci si arrabatta tra un fallo e l’altro. Mentre gli uomini di Ciani si presentano in lunetta, sbagliando più di qualche tiro libero, dall’altra parte Mastellari sforna il suo colpo (non troppo) segreto: uscita dai blocchi e boom! nuovo +8. Il +10, guarda caso, arriva dalla linea della carità, più benevola con gli uomini del “Pilla”.
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Cala il traffico nel pitturato con l’inserimento di Campani: alla prima sirena, lo score lascia ben presagire, 23-11. Il centro, ex di giornata, prima di entrare s’era scaldato a bordo campo, pedalando su una cyclette.
Ecco, la Torino-Cividale, per l’appunto, è una “salita” ancora tutta correre. Certo, uno sprint prova a darlo il grimpeur Redivo, segnando da fuori, entrando in accelerazione, a modo suo, poetico e scanzonato. Ma attenzione, perché sul fronte opposto c’è un Kennedy a cui l’inseguimento garba. Anche parecchio.
A lui, e a un paio di dormite avversarie, si appiglia la banda Ciani. Reale Mutua, ora in fiducia. Ora in partita: a -5 alla pausa lunga. Ossigeno per Redivo, che rientra dall’intervallo sgasando sul 44-55. Torino sbatte ovunque, si appella gli arbitri. La Ueb al suo “gaucho”, la tripla dell’argentino che accende il PalaGesteco. +14, così, dal nulla. De Vico, capitan Torino, va fuori giri. Kennedy no, schiaccia il -10, suona la carica.
Esce Redivo, chi segna? Campani, col contagocce. Rientra Redivo, riecco i punti, quelli del 56-45. Ma è lunghissima: bastano due triple, agli ospiti, per tornare sul -4. Redivo è stanco, serve l’apporto di altri. Di Lamb, per esempio: voilà, tripla e spallata rispedita al mittente. Marangon si accoda, Pepe, nervoso (come lo scorso anno, fra queste mura), ma pur sempre letale, risponde.
Non è finita, serve un ultimo sforzo. Serve quel colpo del ko che però proprio non vuole arrivare. Pepe, ancora lui, -4. Tensione generale: ci pensa “tranquillità” Lamb a scioglierla. Il professore del Queens conduce i suoi attirando falli, segnando i quattro, pesantissimi, tiri liberi che valgono la vittoria ducale. Suona la campanella, finisce la lezione. Non il sogno play-off.
GESTECO CIVIDALE – REALE MUTUA TORINO 78 – 68
23-11, 38-33, 56-45
UEB GESTECO CIVIDALE Marangon 5, Lamb 21, Redivo 31, Miani 7, Mastellari 3, Rota 6, Campani 2, Berti 2, Dell’Agnello 1. Non entrati: Isotta, Dri, Begni. Coach: Pillastrini.
REALE MUTUA TORINO Kennedy 22, Thomas 5, Vencato 6, Ghirlanda 3, Schina 6, Fea, Poser 9, De Vico 4, Pepe 13. Non entrato: Petruzzi. Coach: Ciani.
Arbitri Costa di Livorno, Nuara di Treviso, Mottola di Taranto.
Note Cividale: 10/28 al tiro da due punti, 9/27 da tre e 31/37 ai liberi. Torino: 15/33 al tiro da due punti, 8/24 da tre e 14/26 ai liberi. Usciti per 5 falli: Berti, Poser, Pepe.