La “solita” Pallacanestro Trieste non sa battere le big in trasferta: a Torino rimedia un centello

foto da Quotidiani locali

TORINO. Nessuna magia per la Pallacanestro Trieste. Nella città più esoterica d’Italia la squadra di Jamion Christian non riesce neanche stavolta ad esorcizzare il tabù: contro una pretendente alla promozione incassa l’ennesima sconfitta in trasferta. D’accordo, alla fine Reyes a Torino partecipa solo al riscaldamento e forse lo si vedrà calcare il parquet solo nel prossimo turno, ma l’appuntamento con i play-off si avvicina. E Trieste ha ancora tanta, troppa strada da fare per darsi una credibile consistenza da formazione in grado di giocarsela per la A.

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Troppe zone d’ombra, troppe leggerezze difensive, troppa dipendenza dalla vena al tiro da tre punti. Se come è successo per larghi tratti daI 6,75 si tiene attorno al 40 per cento Trieste se la sfanga, se cala la percentuale cala il buio perchè l’uomo in panca non sa ingegnarsi alternative e i giocatori si fanno travolgere dalla frenesia.

Trieste senza Giovanni Vildera, come avevamo anticipato. Il lungo veneto viene tenuto precauzionalmente a riposo per non forzarlo in proiezione play-off. Dall’altra parte assente annunciato Kennedy, tra gli 11 al PalaAsti (il PalaRuffini è intitolato al coach ex Gorizia) c’è Marco Cusin, uno dei tre ex biancorossi con Matteo Schina e il tecnico Franco Ciani. Sugli spalti una ventina di tifosi della Curva Nord, i supporter gialloblù espongono prima della palla a due uno striscione per ricordare Stefano Furlan.

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Trieste parte con i tre piccoli, Deangeli e Candussi. I biancorossi cercano di sfruttare il lungo, i piemontesi provano a far valere la taglia fisica superiore tra gli esterni. Dopo tre minuti con una tripla dai 9 metri di Pepe la Reale Mutua guida di 7 (11-4). Brooks dopo qualche minuto di imbarazzo difensivo su Vencato prende un po’ di coraggio in attacco, un raffinato sottomano di Ruzzier rimette i biancorossi a due punti di ritardo (15-13). Rotazioni a pie’ sospinto, c’è anche spazio per l’inedito duello Bossi-Schina. Primo sorpasso con Brooks dalla lunetta, Trieste chiude avanti il primo quarto 24-25 tirando con il 33% da tre, con Brooks già in doppia cifra e Deangeli, impiegato anche come backup di Candussi da centro, con cinque rimbalzi.

Christian propone un quintetto mignon con Bossi e Ruzzier insieme, Campogrande “4” e il capitano “5” ma tiene botta. Rientra Candussi ma sul parquet dura quanto un gatto in tangenziale: terzo fallo e via, a risedersi. Adesso il centro sarebbe Ferrero, che probabilmente non lo faceva dai tempi del minibasket, ma intelligentemente gioca a proprio favore il confronto con Cusin, al rientro dopo un mese e non proprio uno Speedy Gonzales, prendendosi iniziative in attacco. Timeout di Ciani sul 30-34 biancorosso a metà quarto. Sette a zero piemontese. Contro time-out di Christian. Ma Torino vola. 48-39 con la tripla di Schina e i liberi di De Vico. Incassato un break di 18-5 in tre minuti e mezzo dopo il minuto di Ciani. Filloy finora non pervenuto, zero punti e due falli. Il primo canestro arriva dopo 19 minuti ed è un cioccolatino da scartare servitogli da Ruzzier. Tocca al “Ruz” cantare e portar croce, con 13 punti a metà partita. Si va all’intervallo con i piemontesi sul +6 (52-46) tirando quasi la metà delle conclusioni dai 6,75 rispetto ai biancorossi.

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Avvio di secondo tempo firmato da un clamoroso Brooks. Dodici punti di fila per l’ex Michigan e Trieste si riporta a una sola lunghezza (59-58). Peccato per il terzo fallo dello stesso Brooks. Si sta difendendo meglio e il risultato è il sorpasso con un’azione in transizione finalizzata da Candussi (59-60 al 25’). Torino comincia a investire pesantemente su Poser e il lungo diventa la spina nel fianco. Con una bomba sulla sirena di Vencato la Reale Mutua conduce al termine del terzo quarto 75-71.

Trieste approccia il quarto conclusivo con un insolito Bossi-Brooks-Campogrande-Ferrero-Candussi. Si continua a correre, Bossi scalda la mano e piazza due scudisciate di fila e nel possesso successivo spinge Schina al quarto fallo. Sorpasso con la tripla di Brooks (78-80 32’), controsorpasso con Pepe che tira da casa sua. Il play piemontese in compenso commette dopo il quarto fallo. Rientrano Ruzzier, Filloy e il capitano. A sei minuti dalla sirena sono cinque i punti da ricucire (85-80). Quarto fallo di Deangeli, richiamato in panchina per Candussi a sua volta zavorrato con quattro penalità. Trieste comincia a forzare, prendendosi due tiri fuori posizione e una palla banalmente sprecata. Altra forzatura di Brooks, Thomas dall’altra parte sa come punire. E Torino costruisce dalla lunetta l’allungo decisivo. 92-80 a poco più di quattro minuti dalla fine. Non si riesce nemmeno a evitare il centello.