Rivarolo e Cuorgnè, chiudono storiche attività e negozi
Cuorgnè
L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle a Cuorgnè e a Rivarolo ha visto la chiusura definitiva di due storiche attività commerciali, esercizi di vicinato che hanno rappresentato, grazie alla professionalità e cortesia dei loro titolari, per diversi decenni, qualcosa di più di un semplice negozio divenendo, col tempo, degli autentici punti di riferimento. Nella città delle due torri ha abbassato le serrande dopo ben 52 anni “La casa della lana” di via Garibaldi di Margherita Santus, nella città dei bjautagambe addio alla salumeria Battuello di via Viano.
Sono state le emozioni e un pizzico di comprensibile nostalgia a farla da padrone nella festa a sorpresa che sabato 4 gennaio a Cuorgnè hanno voluto organizzare i colleghi e amici commercianti Anna Iovino, Carmela Conti Gallenti, Tiziana e Gianni Quaglio per salutare Margherita e il marito Franco: «Saluto e ringrazio tutti - ha detto la Santus - I clienti e gli amici negozianti». L’ avventura de “La casa della lana” era iniziata nel lontano 1972 con l’acquisto, come accadeva a quei tempi, tra incertezze e speranze, della licenza dell’elegante locale nel cuore del centro storico cuorgnatese. La Santus originaria di Cuceglio, carattere affabile e cordiale anche se più riservata, rivarolese della frazione Argentera il marito, ex dipendente della Eaton Livia, persona solare che sa entrare in naturale empatia con chiunque incontri, alle spalle ben 55 anni di matrimonio, una coppia unita nella vita come nel lavoro dove hanno saputo essere complementari, integrandosi a vicenda, sempre una accanto all’altro. Un figlio, Silvio, che vive all’estero, con la loro affabilità, capacità d’impresa e il saper fare sentire a proprio agio tanto la clientela più affezionata quanto i clienti di passaggio, il loro negozio di via Garibaldi è diventato, appunto, un punto di riferimento dove si sapeva di poter trovare sempre articoli di qualità e consigli e suggerimenti utili tanto che si trattasse di acquisti personali piuttosto che per idee regalo per parenti ed amici. «Abbiamo voluto organizzare una piccola festa a sorpresa per Margherita e Franco – confida la parrucchiera Anna Iovino –, non soltanto come colleghi con attività vicino a "La casa della lana" ma per il rapporto di amicizia, di vita quotidiana che ci lega loro. Sono sempre stati partecipi, disponibili, aderendo alle varie iniziative organizzate nella via ed agli eventi finalizzati a promuovere la città ed il commercio locale. Persone umili, gentili, che hanno fatto grandi sacrifici. Sono stati e saranno un esempio da seguire».
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A Rivarolo Canavese, il 31 dicembre ha abbassato le serrande la storica salumeria fondata nel 1928 da Luigi Battuello, che in quell’anno sposò Secondina Giordano, già contitolare dell’albergo Torino, oggi caffè Torino. Un’attività a conduzione familiare portata avanti ultimamente da Antonio Battuello e dalla moglie Carmen, sempre affiancati da mamma Lucia, novantenne, ma sempre molto attiva. «Questo posto per me è tradizione e famiglia – ha scritto sui social Chiara Rea, nipote degli ultimi titolari–. Ogni cliente, ogni persona che ha varcato quella porta non potrà dimenticare l’inconfondibile profumo, il salame caldo, il salame della rosa, il salam ’d patata o un buon cacciatorino, gli agnolotti e tanto altro». Due perdite importanti per il commercio altocanavesano che si scopre un po’ più povero. Fortunatamente, però, si registrano anche alcune aperture. A Cuorgnè, nei locali dell’ex pasticceria Aimonino nella centralissima via Ivrea, domenica 5 gennaio, ha alzato le serrande “Sapori del territorio”, attività gestita dalla famiglia Scafidi.[FINETESTO] — [FIRMAINBASSO]chiara cortese