Il piccolo ha fretta di nascere, mamma partorisce da sola in casa a Pavia
Pavia. Sarebbe dovuto nascere tra circa due settimane e invece è venuto al mondo ieri, grazie alla forza d’animo della mamma 31enne che ha gestito il parto “anticipato” in casa, e quasi tutto da sola. I soccorritori sono arrivati a cose pressoché fatte, il marito poco prima delle ultime contrazioni. Forse il piccolo, un maschietto, ci teneva a essere il miracolo di Natale della famiglia e per fortuna così è stato, dato che lui e la madre stanno bene e ora sono accuditi al reparto di Ostetricia e ginecologia del policlinico San Matteo, per il normale periodo di osservazione prima di tornare a casa a Pavia.
Il terzo bambino
La vicenda è accaduta nella mattina di ieri, quando le priorità della giovane madre ormai prossima alla data del parto sono state messe a soqquadro dalla voglia di nascere del bambino, il quale ha impresso una decisa accelerazione al corso degli eventi. È il terzo figlio che la donna mette al mondo, questa volta al proprio domicilio per via della rapidità del travaglio che si è svolto senza intoppi.
Episodi di parto domiciliare capitano di rado (in provincia non più di due o tre l’anno) perché i percorsi nascita sono solidi e la nascita è un avvenimento che ormai si può programmare. Ma la forza della natura è più forte dell’organizzazione umana, ed è per questo che eventi di questo tipo non sono improbabili: di solito accadono a donne che hanno già portato a termine una o più gravidanze pregresse: un bagaglio di esperienza che in certi casi può innalzare la soglia del dolore, o che aiuta ad affrontare l’ulteriore gestazione con più pacatezza rispetto a coloro che si trovano a fare i conti con il primo figlio.
Il caso registrato ieri potrebbe appartenere a questa casistica: forse per via delle contrazioni confuse per normali sussulti del bimbo, i soccorsi (e il marito) sarebbero stati chiamati quando il piccolo aveva già decretato che quello, proprio quello, era il momento più giusto per nascere. Stando a quanto si è saputo, il coniuge sarebbe arrivato a parto quasi concluso, mentre i soccorritori sul posto (la Croce Azzura di Belgioioso e l’auto medica del 118) sono giunti nell’abitazione a nascita ormai avvenuta: mamma e neonato sono stati portati al reparto di Ostetricia del San Matteo, dove medici e personale ostetrico hanno accertato le buone condizioni di salute riscontrate in entrambi.
Un evento inatteso a pochi giorni dal Natale che si è concluso nel migliore dei modi, nonostante i potenziali rischi cui espone il parto a domicilio: le più recenti linee guida, infatti, sconsigliano alle donne di far nascere il proprio bimbo in casa.
Il primario Spinillo: «Evento raro, ma non improbabile»
«La nascita si è conclusa con un lieto fine, mamma e bambino stanno bene e il piccolo è già al nido», spiega Arsenio Spinillo, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dove la donna di 31 anni e il suo neonato impaziente sono stati trasportati dopo il travaglio. «Questi episodi sono rari, nelle nostre zone capitano non più di due o tre volte all’anno – aggiunge il direttore – succedono di solito quando una donna ha già portato a termine altre gravidanze, perché in questi casi il parto può essere particolarmente rapido e, magari, la soglia del dolore della donna è più elevata. Non ci sono stati problemi né per il piccolo né per la mamma: in questi casi è la natura che fa il suo corso, ma non bisogna considerare il parto a domicilio come sicuro in tutti i casi, perché ci si espone a potenziali rischi e controindicazioni che solo i reparti di Ostetricia possono gestire nel modo più appropriato».
