Sette arrestati a Cavaglià per esercizio e partecipazione a giochi d’azzardo
CAVAGLIA’. Controlli serali della Guardia di finanza del Gruppo di Biella in un’associazione sportiva dilettantistica di Cavaglià hanno portato alla denuncia di sette persone per esercizio e partecipazione a giochi d’azzardo. L’intervento rientrava in una più ampia attività di verifica finalizzata al controllo della corretta gestione degli apparecchi elettronici da intrattenimento presenti nei locali.
Gli accertamenti iniziali hanno evidenziato che i congegni erano regolarmente autorizzati e conformi alle normative vigenti. Tuttavia, nel corso dell’accesso, i militari hanno notato la presenza di alcune banconote di diverso taglio appoggiate su un tavolo attorno al quale più persone erano intente a giocare a carte.
Gli approfondimenti svolti sul posto hanno consentito di appurare che era in corso una partita di Texas Hold’em, una delle varianti più diffuse del poker, nella quale ciascun giocatore riceve due carte personali e tenta di ottenere la migliore combinazione possibile utilizzando anche le carte comuni scoperte dal mazziere. La partita, però, non si stava svolgendo in forma amatoriale o dimostrativa, bensì in modalità “cash game”, con puntate e vincite in denaro reale.
Alla luce di quanto accertato, i finanzieri hanno proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Biella tre soggetti con ruoli organizzativi: il vicepresidente dell’associazione sportiva, il supervisore di sala e il dealer, incaricato di distribuire le carte e di gestire l’andamento delle mani e delle puntate. Per loro l’ipotesi di reato è quella di esercizio di giochi d’azzardo.
Sono stati inoltre denunciati altri tre soggetti, identificati come giocatori, per il reato di partecipazione a giochi d’azzardo. Contestualmente è stato disposto il sequestro del denaro presente sul tavolo, costituente il cosiddetto “piatto” della partita, che al momento dell’intervento ammontava a circa 100 euro.
L’operazione conferma l’attenzione della Guardia di finanza nel contrasto al gioco illegale, fenomeno che può annidarsi anche all’interno di circoli e associazioni formalmente dedite ad attività ricreative o sportive, con l’obiettivo di tutelare la legalità e prevenire situazioni di irregolarità e rischio sociale.