LBA Legabasket Mercato 2019-20: la Virtus Roma rafforza il proprio roster prelevandolo il rookie Jaylen Barford da Pesaro
LBA Legabasket Mercato 2019-20: la Virtus Roma rafforza il proprio roster prelevandolo il rookie Jaylen Barford da Pesaro
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Roma, 19 febbraio 2020 – Terminate le fatiche per gli altri, non per i romani, di Coppa Italia (Italia…9 giocatori stranieri in campo piu l’italico Andrea De Nicolao nella Finale tra Reyer Venezia ed Happy Casa Brindisi), nel catino pesarese da 10mila posti – un successo annunciato quello della LBA – si rientra nelle doleance di tutti i giorni, almeno qui a Roma sponda Virtus.
Perché non sia solo un ballo in maschera di carnevale devono ripartire allenamenti duri o semi duri, cosi come la caccia spasmodica (davvero..?), agli uomini che possono dare qualcosa di più e di meglio alla causa salvezza più di quanto visto fin qui sul parquet in riferimento alle ultime 7 settimane: lo aveva detto coach Piero Bucchi:
“da dopo natale inizieremo sfide proibitive…”, ed infatti, è stato così.
Dalle parti del PalaEur va ora di moda la ricerca della “quadra”, non solo sul parquet ma per il resto della stagione da parte del coach Piero Bucchi, visto che non è certo lui ad aver smarrito la strada della salvezza. Lui, in fondo lo aveva detto da subito che sarebbe andata cosi, checchè ne dica qualche ciarlante tifoso. Troppo esperto Piero Bucchi per lasciarsi ingannare, come è successo probabilmente a molti tifosi, da quelle belle vittorie della sua Virtus Roma nel girone di andata magari vs Cantù o Trento (per la cronaca ultima vinta in LBA, datata 15 dicembre 2019).
La ricerca della quadra, appunto, ed ora è tutto da rifare, a cominciare da quel Jerome Dyson sul quale il coach ex Brindisi e Milano aveva puntato tutte o quasi le sue carte:
“Sappiamo quanto sia difficile allenare Dyson, ma sappiamo anche quante ce ne può risolvere”, disse più volte.
Bene, ora che l’americano non performa più (forse 4 bombe a canestro sugli ultimi 42 tentativi?), e che non risolve più un bel nulla, anzi cade a terra nelle azioni decisive, arriva puntuale il coniglio dal cilindro del DG, Valerio Spinelli:
“La Virtus Roma ingaggia Jaylen Barford”, ex tre pesarese, con tanti punti nelle mani (o forse le stimmate? Viste le tante sconfitte dolorose di Pesaro Basket nel girone di andata?). Del suo arrivo a Roma ne siamo serenamente felici, senza se e senza ma. Punti da aggiungere alla causa ne servono, eccome!
Il giovane ex Tennessee ha il vizio del canestro ma non è un play, è un mero finalizzatore. Forse non esattamente un giocatore navigato ma quando arrivatò a Pesaro questa estate di lui si parlava molto bene. Ok così, dunque…Direte.
Cosa manca più adesso, per traghettare la squadra verso lidi di serenità? Verso una salvezza tranquilla peraltro obiettivo dichiarato a inizio stagione da tutti i quadri Virtus Roma?
Ve lo diciamo noi: manca quello che Dyson non dava e non ha mai dato: la trasmissione di una leadership diffusa a tutti gli altri. E non vi venga in mente di pensare che il nuovo arrivato, oltre ai punti (trattiene a sè circa 20 palloni a gara, il colored americano) possa apportare anche una sana, indispensabile leadership !
Nossignore!
Per questa specialità, che talvolta vale ben più dei punti realizzati (vedasi al riguardo un Cinciarini a Bologna Fortitudo, oppure uno Stone a Venezia e cosi via…), il nostro bravo allenatore dovrà effettuare delle nuove scelte, dopo la defezione drammatica di questa skill da parte di Jerome Dyson.
Certamente Piero Bucchi avrà individuato già chi potrebbe essere il nuovo leader nel suo mini roster (aivoglia a dire che ora, con l’arrivo di Barford allunghiamo le rotazioni…Vedrete che in realtà mangerà minuti al tre titolare della Virtus Roma).
Noi per quel pò che ne sappiamo e vediamo, possiamo spingerci a dare un paio di nomi, nomi pieni di leadership.
Il primo, per noi, potrebbe essere Tommy Baldasso BALDASSO. Si, proprio lui, il giovanotto imberbe con poca, pochissima esperienza di A1. Puntiamo su di lui perché questo vorrebbe dire farlo crescere insieme alla squadra. A ben vedere non gli ha mai difettato la leadership, seppure da sesto uomo, come si diceva una volta nella pallacanestro vintage.
Il ragazzo ha carattere, è sfrontato al punto giusto, se dotato di minutaggio importante sa mettere motore ed “ordine” alle azioni di attacco, quell’ordine che da queste parti manca da tempo. La sua imprevedibilità negli scarichi lo rende poi un…Novello Dyson dei vecchi tempi. Vedrete che presto si affaccerà in nazionale, con Spissu, Ruzzier e De Nicolao pari ruolo.
L’altro nome da suggerire, l’altro uomo su cui ci sentiamo di puntare per l’argomento leadership è per noi, Amar Alibegovic, giovane solo di età, capace a corrente alternata di mostrare giocate naturali e anche difficili, senza tirarsi mai indietro affrontando i pari ruolo da 3, 4 e talvolta anche 5, grazie al suo tonnellaggio.
Difende duro, l’italo bosniaco, ne è prova che chiude le gare sempre con almeno 4 falli sul tabellino ma deve ancora crescere sotto questo punto di vista.
Agile nella corsa per la stazza che mostra, intelligente coi compagni, sguardo e pettinatura da militare in missione, può essere lui l’uomo, il ragazzo, a cui affidare le chiavi di questa nuova Virtus Roma formato carnevale-primavera-estate duemilaventi.
Ed attenzione! Questa ultima scelta sarebbe a nostro avviso strategica anche per un’altra causa, non meno importante per la Virtus Roma e per i suoi tifosi: trattenerlo nella Capitale il prossimo (prossimi?) anno!
Vuoi vedere che se gli dai la fascia da capitano e gli chiedi di incidere coi suoi compagni con quella grinta e quel ghigno che possiede, alla fine magari decide anche di non farsi intortare da qualche (sicura) offerta che gli giungerà (al padre, Teo) a breve, da altre corazzate tipicamente nordiche?
Potrebbe essere una strategia vincente. Perché no!?!
La Presidenza/Dirigenza l’ha pensata, questa?
Ora sta tutto a Coach Piero Bucchi.
Con buona pace di Jaylen Barford e…Jerome Dyson!
Gabriele CoachGab Marini
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