Turkish Airlines Euroleague #Round3 2022-23: la Segafredo si complica la vita e regala la vittoria allo Zalgiris

Kaunas, 18 ottobre 2022 – Alla Zalgirio Arena di Kaunas questa sera si è visto quanti panini la Segafredo debba ancora mangiare per essere una squadra credibile di Eurolega.

Reduce dalla vittoria della scorsa settimana contro il Bayern, la Virtus si è presentata a Kaunas con la faccia giusta attaccando la difesa lituana con i giusti tempi, alternando il gioco dentro fuori e segnando ben 24 punti, con Mickey sugli scudi.

Passata la buriana lo Zalgiris ha cominciato a prendere le misure dell’attacco bolognese, iniziando con i raddoppi sistematici dentro l’area, e togliendo ossigeno alla circolazione di palla bolognese hanno fermato l’emorragia, cominciando a togliere ossigeno ai lunghi bolognesi. Il solo Kyle Weems ha tenuto il ritmo della gara, giocando una partita perfetta al tiro, mentre tutti gli altri si sono assopiti.

Il secondo tempo è stato una continua erosione del vantaggio bianconero, con la Virtus che si ostinava solamente a cercare di dare la palla sotto canestro a Jaiteh, ingessando la manovra, non sfruttando gli scarichi e facendo i conti con un Mickey a cui i Nerdlucks avevano rubato il talento durante l’intervallo. 

Sfruttando i rimbalzi offensivi, la stitichezza offensiva bolognese e la serata di grazia di Brazdeikis gli uomini di coach Maksvytis a poco meno di un minuto da fine terzo quarto riuscivano ad operare il sorpasso sempre per merito del 17, ma una bomba di Teodosic li ricacciava subito indietro permettendo ai virtussini di chiudere il parziale ancora in vantaggio.

Gli ultimi sprazzi bianconeri del match sono coincisi con gli ultimi minuti in campo del n° 44 che con le sue visioni ha permesso agli uomini di coach Scariolo di tenere la testa avanti, ma con lui richiamato a riposare si è spento l’ultimo barlume di luce che illuminava le menti bolognesi ed il buio è sceso sui virtussini. 

La partita si è decisa  a 13 secondi dal termine quando il solito Brazdeikis mandava al bar Cordinier e con un morbido appoggio al tabellone sanciva il +1 e sulla successiva rimessa la Virtus perdeva, con Teodosic, perdeva una palla sanguinosa, mettendo praticamente la parola fine al match.

Brutta, brutta sconfitta in casa bianconera: non si possono regalare le partite in questo modo, soprattutto se ogni partita può essere decisiva per il tuo obbiettivo finale. Nessuno è esente da colpe, a cominciare dai giocatori che non possono tirare i liberi con meno del 60%, in partite così tirate, o perdere palloni banalissimi, a finire dallo staff tecnico, che così bene aveva iniziato la partita con l’assetto grosso usando Ojeleye da 3, formazione mai più schierata nel secondo tempo, che non ha trovato il modo di far arrivare un pallone giocabile al Kyle Weems ispirato di questa sera e che, in enorme sofferenza a rimbalzo difensivo, ha deciso di schierare lo stesso 34 da secondo lungo.

Ora la Virtus è attesa dalla durissima trasferta di Belgrado, contro un Partizan che è 0-3 e che vorrà sicuramente cancellare lo zero dalla casella delle vittorie. Se la Segafredo sarà quella del primo tempo potrà giocarsela, anche contro i 17.000 della Stark Arena, ma se sarà quella del secondo tempo non avrà scampo e rischierà una solenne imbarcata.

Spogliatoi:

La conferenza stampa dei due coach del dopo gara:

Highlights

Zalgiris Kaunas vs Virtus Segafredo Bologna 68-65

Parziali: 16-24; 15-14; 21-15; 16-12

Keenan Evans 6,5: dopo un inizio da tregenda, fra palle perse ed errori al tiro, si rianima nel secondo tempo guidando la squadra e mettendo anche a referto 9 importantissimi punti.

Lukas Lekavicius 6,5: quando i tabellini non contano. E’ il capo muta nel guidare i raddoppi sui lunghi felsinei che tanto male hanno fatto all’attacco bolognese.

Kevarrius Hayes 6,5: è il miglio rimbalzista dei sui, anche lui soffre l’inizio bolognese, ma nel secondo tempo ha vita molto più facile nell’ opporsi allo statico Jaiteh.

Mantas Kalnietis n.e.

Rolands Smits 7+: una presenza in ogni parte del campo, mette assieme percentuali di tutto rispetto.

Laurynas Birutis 6: dona 11 minuti di riposo ai compagni senza demeritare.

Karolis Lukosiunas 5: sgraziato ed irruento viene lasciato in campo poco più di quattro minuti e poi tolto per disperazione.

Ignas Brazdeikis 8: partita a 360 gradi, nonostante la mira storta da 3 punti spesso è lui l’attacco biancoverde, ha anche l’enorme merito di segnare il tiro decisivo.

Tomas Disma 5,5: prestazione abbastanza incolore dell’ex varesino.

Tyler Cavanaugh 6+: partita di lotta e di governo, non belle cifre, ma è presente in molte azioni decisive, tocca o sporca una area di palloni.

Arnas Butkevicus 6: invisibile, ma tosto, mette il suo corpo al servizio della squadra ed intasa l’area seguendo alla perfezione il piano partita dello staff ha un clamoroso +12 di+/-.

Edgaras Ulanovas 7: è il pilastro a cui si aggrappano i compagni, gioca quasi 30 minuti ed è il cuore pulsante della squadra.

Niccolò Mannion 5: 2 falli in due minuti, una bomba corta sul primo ferro e nulla più.

Marco Belinelli 5: di stima. Si prende 5 tiri in quasi sette lunghi minuti, senza segnarne uno e cercando più il fallo del canestro, alla sua età questo per lui è probabilmente ancora precampionato, ma in queste condizioni schierarlo serve a poco, almeno in Eurolega.

Alessandro Pajola 6: la sua pressione difensiva serve, ma se poi i compagni non la capiscono si rivela uno sforzo inutile e deve migliorare le sue prestazioni offensive, un giocatore del suo livello non può solo giocare di sponda, poi bisognerebbe anche capire perchè tutte le volte che tira a gioco fermo fa sempre canestro…

Ismael Bako 5: neanche 5 minuti in campo, magari con i problemi a rimbalzo difensivo di stasera sarebbe potuto tornare utile.

Mam Jaiteh 6: anche questa sera vuota il secchio di latte che Teodosic gli aveva riempito, sprecando un assist da cineteca, ma è uno dei meno peggio in campo. E’ stato trasformato per troppo tempo in unico terminale offensivo, e non è ancora il suo status. Deve migliorare ai liberi e nei ribaltamenti, quando riceve non prevede l’opzione uscita della palla, e a questi livelli è un limite.

Gabriel Lundberg 5,5: come nelle altre partite sembra uscire fuori alla distanza, ma ha sulla coscienza un inspiegabile mancato appoggio, proprio quando la squadra aveva bisogno di punti.

Daniel Hackett 5,5: ottimo avvio, nel secondo tempo si perde e perde proprio il filo della partita.

Jordan Mickey 5: il voto è la media fra il suo primo tempo sfolgorante, in attacco ed in difesa, ed una ripresa disarmante, per lentezza e svagatezza.

Kyle Weems 6,5: perfetto al tiro, a tratti si è visto il Weems chirurgico di inizio stagione scorsa, ma nel secondo tempo viene dimenticato dai compagni.

Semi Ojeleye 6: gioca un primo tempo perfetto, da n°3 capisce in anticipo i movimenti ed i tagli degli avversari, nel secondo tempo, usato solo come lungo soffre anche lui.

Milos Teodosic 6: 6 assist in poco più di 14 minuti, quando lui è in campo l’attacco gira, anche quello statico ed involuto del secondo tempo, perchè lui è diverso, ma le palle perse nel finale inficiano la sua prestazione. 

Isaia Cordinier 5,5: un passo avanti rispetto alla prestazione contro il Bayern, ma deve ancora crescere, ed ha un po’ sulla coscienza l’ultimo canestro di Brazdeikis, ma il lituano è stato molto scaltro.

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