Turkish Airlines Euroleague #Round18 2023-24: la Virtus Bologna non molla mai e sconfigge anche il Bayern Monaco
Turkish Airlines Euroleague #Round18 2023-24: la Virtus Bologna non molla mai e sconfigge anche il Bayern Monaco
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Bologna, 4 gennaio 2024 – Questa sera la Virtus ha usato una delle sue sette vite per avere ragione di un Bayern Monaco finalmente al completo che ha dato enorme filo da torcere alla compagine di casa.
In una Segafredo Arena esaurita in ogni ordine di posti il Bayern si è presentato pronto e carico per provare ad ottenere un’altra vittoria in trasferta e guidata da Edwards e da un Ibaka magistrale ha iniziato la gara in maniera perentoria.
Il folletto bavarese ha fin da subito impresso il suo ritmo alla gara ridicolizzando un difensore come Cordinier e aprendo spazi per un sontuoso Serge Ibaka che ha mostrato perché, per anni, ha calcato i parquet d’oltreoceano e che si sta dimostrando il miglior giocatore di questa Eurolega per rapporto costo/rendimento. Come nella partita di andata e contro l’Olimpia il centro congolese ha colpito da sotto e da fuori portando a scuola i pari ruolo avversari.
A reggere la baracca bolognese ci hanno pensato il solito Daniel Hackett, ed il gemello moscovita Shengelia, che offensivamente hanno tenuto in piedi i bianconeri, in contumacia di un Belinelli ben contenuto da Bolmaro, ma la resilienza di questa Segafredo è testimoniata da alcune cifre: con 19 punti in meno di valutazione, 10 rimbalzi presi contro 20, il 71% concesso nel tiro da 2 ed il 50% concesso al tiro da 3 la Virtus all’intervallo lungo era sotto solo di quattro punti.
Dopo il riposo lungo qualcosa si è notato subito che qualcosa era cambiato: la Segafredo andava a rimbalzo con più continuità, la difesa bianconera riusciva a rallentare quasi sempre i giochi offensivi dei bavaresi e Shengelia caricava di falli la difesa avversaria mandandola presto in bonus. Nonostante le zingarate di Francisco, subentrato al posto di un Edwards gravato di tre falli, i bolognesi riuscivano a rimanere a contatto grazie ai tiri liberi procuratisi da Belinelli e andavano al mini riposo sempre col solito -4 sul groppone.
L’ultimo parziale ha visto la Virtus tirare fuori gli artigli proprio sull’orlo del baratro quando a poco meno di otto minuti dal termine il mortifero Obst metteva la bomba del +8. A questo punto chi poteva suonare la carica se non Daniel Hackett? Il play di Forlimpopoli ha fatto canestro, innestato Cordinier e preso un fallo antisportivo da Ibaka, il tutto mentre Ante Zizic toccava ogni pallone possibile ed il capitano bianconero passava dal dover marcare il cecchino teutonico col n° 13 al ben meno pericoloso Lucic.
La gara era cambiata, l’energia felsinea sprizzava da tutta la Segafredo Arena e nonostante l’ennesima bomba di Obst il quintetto bolognese rispondeva subito con Capitan Belinelli e successivamente con 5 punti consecutivi di Isaia Cordinier che segnava 5 punti consecutivi siglando il sorpasso bianconero. A poco più di due minuti da fine gara sull’ennesimo fallo lucrato dal n° 3 bianconero coach Llaso si faceva fischiare un fallo tecnico, ma il capitano bolognese faceva solo un 2/3 dalla lunetta.
Bologna aveva ribaltato la situazione portandosi sul +4 e dopo il canestro del -2 di un opaco Booker era il solito Iffe Lundberg che a 9 secondi dalla fine metteva il sigillo del +4 rendendo inutile il canestro allo scadere di Bonga e mandando in estasi i quasi diecimila spettatori della Segafredo Arena.
Cosa dire di questo Bayern? Dopo un girone di andata falcidiato dagli infortuni la squadra bavarese è diventata un osso duro per chiunque. In attesa di recuperare capitan Lucic al 100% i rientri di Obst e Bolmaro fanno di Monaco una squadra lunga, fisica, con tiratori affidabilissimi ed un coach di lungo corso, quindi occhio a biancorossi. Se una cosa si può imputare ai teutonici questa sera è la gestione di Carsen Edwards: perché farlo rientrare solo a 3.04 dalla fine? Vista la serata si poteva rischiare un po’ prima, anche perché la lunga permanenza in panchina lo ha raffreddato completamente.
Dopo l’impresa di Belgrado la Virtus poteva cullarsi sugli allori, ma questa squadra ha qualcosa dentro che da tempo non vedevamo. Ogni serata c’è un protagonista diverso, ogni serata si trova il modo di superare l’ostacolo di turno, ma soprattutto nelle gare casalinghe si trova il modo rimediare alle lacune dei primi tempi. Ricordate le cifre sciorinate a fine primo tempo? Il match si è concluso con il differenziale a rimbalzo a +1 per il Bayern, la valutazione dice +3 Bologna e nel tiro da tre punti la percentuale totale concessa scesa al 40%.
Fra tutte queste annotazioni ci sono un paio di valutazioni che mi sento di fare: questa squadra è un gruppo vero, basti vedere la sopramaglia indossata da tutti i giocatori in onore di Cacok o la reazione di Belinelli durante la conferenza stampa di coach Banchi e che oggi come oggi Daniel Hackett, oltre ad essere uno dei leader di questa squadra è uno dei primi tre playmaker di questa Eurolega.
Ultima nota personale, se questa sera fossi un tifoso del Bayern sarei molto arrabbiato per la conduzione arbitrale: non è possibile cambiare il metro sui contatti da un tempo all’altro. Nel secondo tempo sono stati fischiati, soprattutto su Belinelli, contatti che nel primo tempo sono passati completamente in cavalleria. Il capitano bolognese è maestro nel procurarsi tiri liberi, si sa, ma un cambiamento così repentino di metro manda in confusione chiunque debba difendere.
Highlights:
Sala Stampa
Come Toko Shengelia commenta la vittoria di questa sera:
“La vittoria è frutto del nostro carattere, della nostra identità. Siamo sempre contenti di giocare in casa davanti al nostro pubblico che è davvero speciale, e ci ha dato tanta energia, soprattutto nel finale. Nel secondo tempo siamo stati solidi e consistenti, e siamo migliorati molto in difesa, la chiave della nostra vittoria.“
Il dopo gara di Isaia Cordinier:
” Noi non molliamo mai. Abbiamo risposto con resilienza ed intensità ed abbiamo continuato a combattere fino alla sirena. Il segreto di questa squadra? Non saprei, abbiamo una grande chimica, giochiamo l’uno per l’altro e questo spirito di squadra vogliamo portarlo con noi fino a fine stagione.”
Virtus Segafredo Bologna vs FC Bayern Munich 85-83
Parziali: 22-24; 20-22; 23-23; 20-14
Pagelle
Iffe Lundberg 7,5: meno scintillante di Belgrado, si prende cura di tutti i giocatori più pericolosi di Monaco, limitandoli, e mette il canestro della vittoria, non male per un esodato…
Marco Belinelli 7: partita difficile con imprecisioni, ma per un tiratore avere una mano fasciata non è il massimo. Nel secondo tempo, resosi conto della serata non perfetta al tiro, si guadagna tiri liberi in abbondanza. L’esperienza e la credibilità al servizio della squadra.
Alessandro Pajola 6+: serata non perfetta né in difesa, né in regia, ma si fa perdonare con 8 punti pesantissimi.
Bruno Mascolo n.e.
Rihard Lomazs n.e.
Toko Shengelia 7,5: altra partita a 360°, nel terzo quarto carica il Bayern di falli aprendo la via della lunetta a tutta la squadra, martello.
Daniel Hackett 8: oramai non ci sono più parole per descrivere la stagione di Dany Boy. Nel primo quarto mette un 3/3 dalla lunga per tenere agganciata la squadra, nel finale risale in cattedra, detta e ritmi e non molla mai: fra i primi tre play di Eurolega.
Achille Polonara 6,5: otto minuti di difesa e presenza in area, mette anche una bomba come ai bei tempi: dai dai dai.
Ante Zizic 7: entra in squadra in punta di piedi, non forza nulla, ma nel secondo tempo sporca palloni, intimidisce e stoppa, solido.
Bryant Dunston 6,5: Ibaka probabilmente è per lui il cliente più scomodo, col suo pick and pop lo mette in grossa difficoltà ma il magistero è tale che trova sempre il modo di rendersi utile. Il dai e vai con Belinelli ad inizio partita è da stropicciarsi gli occhi.
Awudu Abass 5,5: abbastanza sfortunato ad inizio gara con un bomba dentro e fuori ed un palla non recuperata per un soffio, non incide.
Isaia Cordinier 7: soffre le pene dell’inferno contro Edwards, ma ha la forza di reagire e nel finale segna cinque punti fondamentali.
Nick Weiler-Babb 5,5: si perde nei meandri della reazione virtussina.
Sylvain Francisco 6: è sempre pericolosissimo, ma non sicuramente ordinato, nell’ultimo quarto perde completamente la maniglia della partita.
Carsen Edwards 7,5: inizio di gara e di secondo tempo mostruosi, dopo il terzo fallo viene dimenticato in panchina ed al rientro è freddissimo.
Nelson Weidemann s.v.
Niels Giffey n.g.
Dino Radoncic 5: si carica di falli subito ad inizio terzo quarto splancando le vie della lunetta alla Virtus, ma tenere lo Shengelia di oggi non è cosa semplicissima.
Isaac Bonga 6: la mette subito sul fisico, ma l’ Hackett di questa sera non si fa certamente intimidire.
Leandro Bolmaro 6: nel primo tempo mette la museruola a Belinelli senza pietà. Deve ritrovare la confidenza al gioco dopo il lungo stop, altrimenti un paio di palle perse banali sarebbero imperdonabili.
Vladimir Lucic n.g.: dovrei dargli un’insufficienza, ma non me la sento, è appena rientrato, e dopo un calvario di mesi, da aspettare.
Andrea Obst 6,5: finché è marcato da Belinelli inanella un 4/4 dalla lunga, ma nel finale sbaglia ogni conclusione, poco clutch.
Serge Ibaka 7,5: fino al fallo antisportivo su Hackett è protagonista di una gara perfetta: steal of the draft.
Danko Brankovic 6+: gioca solo sei minuti, ma un paio di rimbalzi e di stoppate le mette assieme, ombrello.
Devin Booker 5: non attacca quasi mai il dirimpettaio, facendolo concentrare su altro, si conferma ondivago.
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