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2024

LBA Unipolsai 1ª ritorno 2023-24: Pistoia perde l’aereo e non si presenta, la Dinamo Sassari passeggia indisturbata

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Sassari 14 gennaio 2024 – Un mezzogiorno di fuoco, che per l’Estra Pistoia è diventato in un amen un tranquillo weekend di paura, travolta da una Dinamo Sassari che ha passeggiato indisturbata verso la seconda vittoria consecutiva in LBA. Un match che è durato appena un quarto, con sardi già avanti sul +20 e con la squadra di Nicola Brienza che di fatto non si è neanche presentata al PalaSerradimigni, come amaramente dichiarato dallo stesso coach a fine gara.

Una Dinamo che non ha lasciato la benché minima speranza agli avversari, dimostrando di non essersi portati dietro le scorie dell’ultima bruciante sconfitta in Europa e azzannando fin da subito la partita. Di gran lunga il miglior approccio stagionale, di una squadra, come quella di coach Piero Bucchi, che ha sempre faticato a carburare nei primi minuti, dovendo quasi sempre rincorrere i rivali.

Questa volta il copione è stato completamente diverso, complice anche una Pistoia troppo arrendevole e scarica, i biancoblu hanno comandato il gioco già dalla palla a due, portandosi sul +20 dopo 10′ e di fatto sentenziando la gara già all’intervallo con un devastante 62-28 senza appello. Una difesa tornata nuovamente un fattore in casa Banco di Sardegna, dopo un inizio di stagione traumatico in cui era diventato il vero tallone d’Achille di un roster in perenne balia degli avversari.

Un dominio su tutti i fronti, evidenziato benissimo dai numeri di un attacco in grande spolvero, che ha chiuso con il 64% da due e soprattutto il 54% da oltre l’arco, coadiuvati da ben 25 assist. Una differenza abissale rispetto ad una Pistoia in giornata no al tiro e non solo, che ha faticato pesantemente a trovare tiri facili e aperti, chiudendo sì con il 48% da dentro l’area e il 32% da fuori, ma che al 30° minuto erano rispettivamente 41% e 26%.

Un’autentica Caporetto per i toscani che si son visti sovrastare anche a rimbalzo, un netto 40-23 che evidenza ancor di più la netta differenza di energia messa in campo, così come dalle valutazioni complessive tra le due squadre: 140-57!

Dinamo trascinata dal suo nuovo playmaker Brandon Jefferson, 16 punti ed MVP non solo della gara, ma di queste ultime settimane di apparente rinascita sassarese, dopo l’oblio in cui si era piombati con il suo predecessore. Ottime le prestazioni anche di Breein Tyree, in forse prima della sfida, ma autore lo stesso di 15 punti, così come Ousmane Diop, 15 punti e in forte risalita dopo le fatiche delle ultime uscite.

Ma la vera sorpresa è Alonzo McKinnie, riscopertosi top scorer con 21 punti a referto e dimostrando che quando vuole prendersi qualche responsabilità in attacco, è in grado di rispettare le aspettative.

In casa pistoiese, ancora orfana del lungo degente Varnado, sono pochi quelli a salvarsi, con il solo Ryan Hawkins (16 punti) in grado di creare qualche apprensione alla difesa sarda. Male invece il centro Derek Ogbeide, travolto dai lunghi avversari, e i tanto attesi Charlie Moore, 10 punti con appena il 31% al tiro, e Payton Willis, 14 punti, ma quasi tutti segnati nel periodo conclusivo, a buoi già ampiamente scappati dalla stalla.

Fin dalla palla a due è stato un monologo di Sassari, volando fin da subito in vantaggio di doppia cifra, con il 14-3 firmato da un Jefferson in grande spolvero. Pistoia prova a reagire, risalendo fino al -7 con Hawkins, ma da quel momento gli uomini di Bucchi non si guarderanno più indietro.

Il parziale di 14-0, verso la fine della prima frazione, è un macigno che si abbatte sulla testa degli ospiti, che dopo 10 minuti sono già sotto di 20 punti con il 32-12 con cui si chiude il primo periodo.

La sorprendente Pistoia, che ha vinto le ultime due gare di LBA, con Treviso e Cremona, e ha strappato uno storico biglietto per le Final Eight di Torino sembra lontana anni luce. Sassari non smette di martellare nel pitturato e vola sul +25.

Brienza non sa più cosa fare e dire ai suoi giocatori che sprofondano sul 53-16, un -37 che profuma di sentenza definitiva. Il primo tempo si chiude con un impietoso 62-28 che di fatto mette la parola fine al match, con ancora 20 minuti da giocare.

La ripresa è un lungo garbage time in cui i sassaresi toccano anche il massimo vantaggio sul +47, ma ormai la partita ha ben poco da dire, trascinandosi stancamente verso il 107-69 finale.

Per Pistoia un brutto stop, forse inatteso soprattutto per le dimensioni della sconfitta, ma che non mina le certezze di una squadra che ha sorpreso tutti in questo girone d’andata e lo vorrà fare certamente anche in quello di ritorno. A partire dallo scontro diretto di sabato prossimo, in casa al PalaCarrara contro Scafati, per tornare nuovamente a correre.

Per la Dinamo Sassari la conferma di attraversare un buon momento in questo mese di gennaio che sembra aver dato nuove certezze a Piero Bucchi e alla squadra. Ora alle porte c’è un nuovo tour de force: mercoledì nuovamente in Francia per tentare di chiudere la pratica Cholet in BCL, ma soprattutto la delicata sfida di domenica prossima al PalaVerde di Treviso.

Una sfida da non sbagliare se si vuole definitivamente uscire dalla lotta per non retrocedere e, chissà, tornare a ripensare a nuovi obiettivi in vista dei prossimi mesi.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Estra Pistoia 107-69

Parziali: 32-12; 30-16; 27-14; 18-27.

Progressione: 32-12; 62-28; 89-42; 107-69.

Sala Stampa

Nicola Brienza, Piero Bucchi e Alfonzo McKinnie

Le Pagelle

Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Alessandro Cappelletti 6.5: in ripresa, dopo le ultime uscite in calo. Certo, la gara si incanala subito nei binari giusti, ma lui è bravo a restare sempre concentrato, tornando a giocare con grande ordine e pulizia. Chiude con 8 punti segnati e 7 assist.

Riccardo Pisano s.v.: entra negli ultimi minuti e anche lui vuole andare, disperatamente, a referto, ma senza riuscirsi.

Kaspar Treier s.v.: completamente fuori dalle rotazioni di Bucchi, sarebbe stato il quarto n.e. consecutivo, se la Dinamo non fosse stata avanti sul +40. Però, anche negli ultimi minuti che torna a vedere il parquet, in completo garbage time e con Pistoia già al check-in dell’aeroporto Alghero, non sembra voler far cambiare idea al proprio allenatore.

Breein Tyree 7: Bucchi lo centellina come un bravo alchimista, visto l’acciacco subito venerdì in allenamento, facendogli giocare appena 16′ anche in vista della trasferta di Cholet, ma in quei pochi minuti l’americano è chirurgico. 15 punti con un solo errore dal campo, quando accelera gli esterni ospiti neanche tentano di fermarlo.

Filip Kruslin 7.5: ormai un giocatore nuovo rispetto al difficile inizio di stagione, o meglio il vecchio Kruslin che tanto aveva fatto bene nella passata annata. Da tre viaggia anche oggi sul 50%, ma il vero capolavoro lo fa in difesa, annullato completamente il pericolo numero uno Willis, concedendogli appena 3 punti nei primi 30 minuti.

Tommaso Raspino 6.5: rispolverato nelle ultime gare, si fa trovare pronto, come ha sempre abituato il proprio coach. Anche se la gara è ormai in archivio, lui difende come se fosse ancora in bilico e in attacco si fa apprezzare per un paio di giocate che gli permettono di andare a referto.

Stefano Gentile 7: nello scintillante primo tempo della Dinamo c’è la firma anche del suo capitano, con una grande difesa e due triple clamorose di puro talento. Chiude con 8 punti, 2 rubate e 5 assist.

Ousmane Diop 7: il compito diventa fin da subito facile, visto che Ogbeide è con la testa altrove e anche per il senegalese è un gioco da ragazzi dettare legge sotto le plance. Il grosso dei punti lo fa nella ripresa, ma dimostra di essere in ripresa dopo un ultimo mese un po’ altalenante. 15 punti e 5 rimbalzi per l’ex Torino.

Stephane Gombauld 7: vale lo stesso discorso fatto per Diop, sono loro due a prendere possesso del pitturato e per Pistoia là sotto son davvero guai. Parte benissimo fin dall’inizio mettendo Ogbeide in un angolo e chiudendo poi con 9 punti, il 100% al tiro, e ben 7 rimbalzi.

Alfonzo McKinnie 7.5: il miglior McKinnie dell’anno. Certo entra solamente nel secondo periodo, con la Dinamo già sul +20 e tutto l’inerzia del mondo in mano, ma in attacco si prende finalmente le iniziative che troppo spesso delegava ad altri. Azzanna la partita, tira, penetra e schiaccia tutto quello che gli passa per le mani. Già all’intervallo è in doppia cifra, chiude diventando il top scorer della gara con 21 punti, tirando con il 73% dal campo.

Brandon Jefferson 8: dopo aver tirato il fiato mercoledì con Cholet, torna a guidare Sassari verso un altro successo, il terzo dal suo arrivo e non è un caso. Perché proprio l’ex Trapani è diventato la chiave di volta per girare le sorti di una stagione che rischiava di incartarsi su stessa per il Banco. Con lui in campo la palla gira alla perfezione e quando viene sfidato al tiro è una sentenza, con un 4/7 da oltre l’arco. Chiude con 16 punti, 4 assist e la certezza di essere lui l’uomo della provvidenza. MVP di oggi e del mese di gennaio per i biancoblu.

Vasilis Charalampopoulos 7: in una giornata in cui anche McKinnie trova facilmente il fondo della retina, veramente impensabile, il greco segna appena 4 punti con anche 6 rimbalzi, ma gioca una gara di grande concretezza. In post diventa il playmaker aggiunto che a Sassari non si vedeva dai tempi di Bilan, smazzando ben 6 assist e senza mai sbagliare una scelta, dando il là alla vittoria dei sardi. 

Estra Pistoia

Payton Willis 4.5: disinnescato dalla difesa di Sassari e soprattutto da un asfissiante Kruslin, segna appena 3 punti nei primi 30 minuti. Riaggiusta le proprie statistiche solamente nell’ultima, inutile, frazione di gioco, chiudendo con 14 punti. Troppo tardi

Gianluca Della Rosa 5: in una giornata del genere, in cui niente gira come dovrebbe, lui almeno sembra provarci, con scarsi risultati. Ha un moto d’orgoglio nell’ultimo periodo, smistando lì tutti e 6 i propri assist, una magra consolazione.

Gerry Blakes s.v.: 2024 complicato per lui, oggi Brienza gli concede appena 5 minuti, ma si vede che fisicamente non è per niente a posto. Le fortune di Pistoia passano anche attraverso il suo pieno recupero.

Charlie Moore 4.5: nel primo tempo, insieme a Hawkins è l’unico che almeno tenta di scuotere le coscienze dei propri compagni, segnando 8 punti e piazzando 3 assist. Fatica però tremendamente a mettersi in ritmo e in difesa è letteralmente un bagno di sangue per lui e Pistoia. Nella ripresa la gara è ormai compromessa e anche Moore alza bandiera bianca.

Lorenzo Saccaggi 5: gara complicatissima anche per lui. Non riesce ad arginare avversari che sembrano sbucare anche da sotto le tavole del parquet. Nell’ultimo quarto è uno di quelli che almeno manda un segnale al proprio coach, segnando 9 punti e dimostrando di tenerci.

Angelo Del Chiaro 5: l’assenza ingiustificata di Ogbeide non lo aiuta, prova a fare quello può, ma i lunghi sassaresi ne hanno veramente di più.  Come può uno scoglio arginare il mare?

Carl Wheatle 5.5: soffre come tutti i suoi compagni la verve iniziale della Dinamo, andando in apnea per tutto il primo tempo. Nella ripresa si riscatta parzialmente con un paio di giochi da tre punti, ma niente più. 

Ryan Hawkins 6: il migliore in casa Pistoia, nel primo tempo è l’unico che quanto meno prova a minare le convinzioni di una Dinamo che già veleggia verso la vittoria. In doppia cifra già nel primo tempo, chiude con 16 punti, ma anche 4 perse.

Derek Ogbeide 4: assente ingiustificato. Viene triturato da Gombauld e Diop, senza quasi mai lottare. Trova gli unici suoi punti, quattro, solamente nei minuti conclusivi, sul -40.

Giovanni Olmeo

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