IL COMMENTO Terzo derby stagionale tra Sanga e Geas e finalmente per chi guarda da esterno, è arrivata una partita combattuta dopo i due no game contest precedenti, nella gara di andata e nello scontro nei play-in di Coppa Italia. Ha vinto Geas alla fine, conducendo nel punteggio praticamente sempre ma avendo un paio di […]

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IL COMMENTO

Terzo derby stagionale tra Sanga e Geas e finalmente per chi guarda da esterno, è arrivata una partita combattuta dopo i due no game contest precedenti, nella gara di andata e nello scontro nei play-in di Coppa Italia.

Ha vinto Geas alla fine, conducendo nel punteggio praticamente sempre ma avendo un paio di cali che potevano avere conseguenze peggiori anche se in realtà Sanga non ha mai dato l’impressione di potercela realmente fare.

Rimane la splendida prestazione delle milanesi, che hanno tenuto alla grande di fronte alle arcirivali sestesi, due compagini divise da ben 28 punti in classifica. Una differenza abissale maturata però con roster diversi, ora la squadra di Pinotti ha trovato un nuovo assetto ed in campo è tutta un altra storia.

Vedremo se nei playout basterà perché anche le competitor delle orange stanno migliorando e producendo prestazioni non in linea con i pochi punti in classifica, per cui sarà certamente una battaglia all’ultimo sangue.

Mi è piaciuto comunque sia l’approccio alla partita che alcune situazioni tattiche nuove, ad esempio l’intesa molto migliore e l’occupazione degli spazi tra Turmel e Dornstauder che ha permesso anche alle esterne di trovare più spazio e ritmo.

Ovviamente le percentuali da tre punti sono state la discriminante in positico per Sanga per rimanere attaccata alla partita, ma quel che voglio dire è che se costruisci meglio i tiri rispetto al passato, è anche naturale che le percentuali siano migliori.

Geas dal canto suo ha giocato la sua partita che non è stata in tono minore come si potrebbe pensare dal punteggio finale: certo ha dovuto subire l’infortunio di Conti che con l’assenza di Bestagno ha reso le rotazioni corte nonostante l’arrivo di Wadoux.

Ma tra le sue fila ha sempre Dotto, con lei la squadra ha molto più ritmo ed esegue meglio i giochi. E poi Caterina ha la capacità di punire le difese avversarie nei momenti cruciali, caratteristica propria delle grandi giocatrici. Averla dalla panca a cambiare ritmo è uno dei segreti di Pulcinella di questa grande stagione di Geas.

La priorità per la squadra di Zanotti era vincere e possibilmente con ampio margine. Missione compiuta a metà quindi, per la questione quoziente canestri dovrà conquistarsi il quarto posto in casa contro la Virtus e a Brescia nell’ultima giornata.

Vedremo cosa farà la Magnolia nel frattempo, ed a mia memoria non ricordo una lotta tra due squadre giocata sul quoziente canestri stagionale. A suo modo interessante, ma se devo esprimere un opinione penso che valutando infortuni e gioco espresso Geas si meriti la quarta posizione un pelino di più delle comunque splendide molisane.

IL TABELLINO: Sanga Milano – Geas Sesto San Giovanni 71 – 72

LE PAGELLE

MOORE Tinara 7,5: a volte soffre la coppia di torri in arancione ma alla fin della fiera i suoi tagli sono letali per la difesa del Sanga, ed i suoi piazzati dalla media mettono i chiodi sulla bara.

WADOUX Zoe 6: una cosa l’abbiamo capita subito, e cioè che non è timida. Appena mette piede in campo spara da 3 segnando, poi lo fa a salve ma lascia intuire la sua utilità per questa squadra. Non appena si sarà integrata meglio tatticamente e ricondizionata atleticamente darà una bella mano

CONTI Gina sv: una tripla in step back in faccia a Vintsilaiou, poi l’infortunio. A brevissimo farà la lastra, incrociamo le dita.

TRUCCO Valeria 5,5: fa tre canestri (di ottima fattura) nel primo tempo da vicino, e tenta la sua prima tripla dopo oltre 25 minuti in campo. Tutto in controtendenza rispetto al solito, comunque non raggiunge la sufficienza poiché si eclissa nella ripresa

PANZERA Ilaria 7: nonostante da dietro l’arco oggi non ci prenda risulta decisiva ai fini del risultato con un paio di arresti e tiri dalla media fulminanti dopo aver giocato da point forward smazzando ben 7 assist. In difesa però è stata meno pungente del solito

GWATHMEY Jazmon 6: fa fatica a trovare tempi e spazi per mettere in moto il suo micidiale palleggio arresto e tiro. Importantissimo comunque un suo rimbalzo in attacco nel finale ed un suo canestro dalla media in una delle pochissime volte in cui Sanga le ha lasciato usare la sua arma preferita

BEGIC Ana 5,5: se gioca e riceve palla in movimento tagliando riesce a dare un certo tipo di contributo, se invece deve tirare piazzata da 3 (la parabola del suo tiro è sempre piatta, le percentuali saranno sempre basse….per i parziali siamo a 1/11 in stagione….) o deve partire da ferma da 7 metri da canestro ne riesce ad offrire un altro. Ovviamente barrare scenario A. 

DOTTO Caterina 7: con lei in campo Geas è più ordinata e l’attacco è più fluido. Riesce poi ad innescare Moore nel pick and roll meglio di qualsiasi altra compagna e, last but not least, i suoi tiri sono frecce nel petto delle orange milanesi

TOFFALI Susanna 8: senza qualche errore banale in entrata e quei 3 liberi sbagliati poteva pure arrivare al 9. Partita clamorosa per Susanna che tira fuori una prestazione balistica alla Marina Mabrey (che se dovesse ripetere con costanza le cambierebbe la carriera), riuscendo comunque a colpire in contropiede

TULONEN Helmi 6,5: anche lei molto precisa dalla lunga distanza ma soffre a rimbalzo ed in difesa

PENZ Elisabetta 4,5: il suo 0/7 al tiro pesa come un macigno nell’economia della gara. Capita la serata storta, certo è più probabile succeda contro difese fisiche e che sanno il fatto loro

DORNSTAUDER Quinn 7: meno accentratrice rispetto alle prime gare, a rimbalzo si fa sentire parecchio e sta affinando l’intesa con Turmel. Nota importante, perché sarà questo l’asse portante di Sanga nei playout

BERETTA Arianna 5,5: una tripla, poi poco altro

VINTSILAIOU Angeliki 6: oggi in discreta vena realizzativa, rimane sempre confusionaria e pasticciona in costruzione del gioco

TURMEL Angelina 7: sta trovando la sua dimensione offensiva sfruttando la sua mano da dietro l’arco e ogni tanto attaccando in taglio i raddoppi su Dornstauder. Ovvio che in difesa contro un satanasso come Moore che la porta fuori area tenda a soffrire ma tutto sommato ha retto il confronto

MADONNA Taj 5,5: due zingarate da dentro l’area, una discreta regia finché ha avuto benzina ma anche 4 triple sbagliate (un paio sputate sfortunatamente dal ferro) che avrebbero potuto cambiare il match

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

Photo credit: Marco Brioschi

Cristiano Garbin 

TW: @garbo75

IG: garbin_cristiano

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